La messa al bando dei sacchetti di plastica, prevista dal primo gennaio del 2011, ha rischiato di slittare nuovamente al 31 dicembre del prossimo anno con il decreto milleproroghe. Questa volta però, il Ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, ha detto no e ha passato la conferma del divieto, che entrerà in vigore tra pochi giorni.
La messa al bando dei sacchetti di plastica, prevista dal primo gennaio del 2011, ha rischiato di slittare nuovamente al 31 dicembre del prossimo anno con il decreto milleproroghe. Questa volta però, il Ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, ha detto no e ha passato la conferma del divieto, che entrerà in vigore tra pochi giorni.
“Lo slittamento era nella bozza e io mi sono opposta: sarebbe stato insopportabile – ha spiegato la Prestigiacomo alla fine della riunione del consiglio dei ministri – che alla vigilia della scadenza della norma ci fosse stato nuovamente un motivo per non farla entrare in vigore. Mi sono molto battuta e tutto il governo si è dichiarato favorevole al fatto che si procedesse senza ulteriori proroghe. Per le scorte faremo accordi coi produttori e i consorzi che riciclano la plastica, non credo che ci saranno problemi“.
In una nota del ministero poi, la Prestigiacomo ha voluto sottolineare come quella introdotta dal governo sia una grande innovazione “che segna un passo in avanti di fondamentale importanza nella lotta all’inquinamento, rendendoci tutti più responsabili in tema di riuso e di riciclo. Perché il provvedimento possa però produrre risultati concreti, è necessario il coinvolgimento pieno degli operatori commerciali, della piccola e della grande distribuzione, perché sperimentino su larga scala sistemi di trasporto alternativi ai sacchetti di plastica, e dei cittadini”.
Felici naturalmente gli ambientalisti e tutte le associazioni sensibili ai problemi ambientali, che apprezzano la decisione del ministro. In particolare Legambiente manda un plauso al ministro Prestigiacomo per “aver scongiurato, oggi in consiglio dei ministri, una ulteriore proroga allo stop alle buste di plastica previsto dalla legge Finanziaria 2007. “Tra ordinanze di Comuni virtuosi, come Torino, e iniziative volontarie della grande distribuzione – commenta il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza – nel nostro Paese, la rivoluzione dello stop ai sacchetti di plastica è già in corso. Gli italiani, poi, hanno le idee chiare: il 73% di loro ha manifestato l’intenzione di adoperare sportine riutilizzabili, in occasione del referendum simbolico che abbiamo promosso all’uscita dei supermercati, a fine novembre in tutta Italia per la settimana europea sulla riduzione dei rifiuti”.
Tuttavia, in attesa del divieto ufficiale, le buste di plastica stanno già registrando un evidente calo nella diffusione e nell’uso; molte catene della grande distribuzione hanno iniziato a farne a meno già da mesi, distribuendo sacchetti in bio-plastica o mettendo in vendita borse di stoffa o tela, che possono essere utilizzate all’infinito.
Ma anche i comuni stanno facendo la loro parte. Circa 150 amministrazioni locali, con Torino in testa, hanno già vietato l’uso dei sacchetti di plastica e hanno promosso campagne di sensibilizzazione per scoraggiare l’uso delle buste tradizionali a favore di quelle alternative.
Ma c’è di più, perché secondo un sondaggio di Legambiente, effettuato in 80 città del nostro Paese, gli italiani sono molto favorevoli a portare la spesa nei sacchi di tela o nelle sportine di stoffa. In fondo, oltre ad avere un minor impatto ambientale, sono anche molto comode, perché più grandi e resistenti, soprattutto nei casi in cui si trasportano lattine di metallo e barattoli di vetro.
Verdiana Amorosi
Leggi tutti i nostri articoli sulle buste di plastica
Leggi tutti i nostri articoli sugli shopper biodegradabili