Le grandi catene di supermercati internazionali (come Lidl, Aldi, Migros e Carrefour) si stanno davvero impegnando per ridurre i pesticidi presenti nei prodotti che vendono? Secondo l'ultima analisi di Foodwatch, non tutti allo stesso modo e si trovano ancora molti fitofarmaci in cereali, frutta e verdura di alcune catene
L’uso eccessivo di pesticidi nella produzione alimentare continua ad essere un problema da affrontare con urgenza. Recentemente, l’organizzazione internazionale dei consumatori Foodwatch ha pubblicato una classifica delle catene di supermercati in Germania, Francia e Paesi Bassi, orientata a valutare strategie e risultati ottenuti in merito alla gestione dei pesticidi presenti nei prodotti.
Catene come Lidl, Carrefour e Albert Heijn, così come Migros e Spar, sono state analizzate per valutare quanto abbiano mantenuto le promesse di ridurre l’uso di pesticidi e promuovere la biodiversità. I risultati, come c’era da aspettarsi, non sono stati generalmente buoni. Foodwatch è convinto infatti che queste catene non stiano facendo ancora abbastanza per ridurre l’uso di pesticidi nella produzione di cereali, frutta e verdura.
Nonostante molte aziende promettano di proteggere l’ambiente e la biodiversità, l’uso di pesticidi nell’Ue rimane ancora oggi elevato. La classifica di Foodwatch rivela che la maggior parte dei supermercati manca di una strategia chiara per ridurre i pesticidi, insomma quella che emerge è una vera e propria discrepanza tra le promesse e le azioni concrete messe in atto dalle aziende.
Annemarie Botzki di Foodwatch International ha dichiarato:
Con etichette di sostenibilità e pubblicità ecologica, i supermercati fanno credere al pubblico che stanno affrontando la crisi della biodiversità. Ma quando si tratta di agire, quasi nessuna azienda di commercio al dettaglio mantiene le promesse.
L’analisi ha evidenziato che molti supermercati non forniscono dati completi sull’uso di pesticidi nella produzione di pane, avena e farina, nonostante circa il 50% dei terreni europei coltivi cereali come grano e mais.
La classifica dei supermercati
Il vincitore di questa classifica è il supermercato Migros ma promosse sono anche le catene Tegut e Albert Heij. Più nello specifico, Migros è pioniere nella riduzione dei pesticidi nei cereali e si sta impegnando ad eliminare completamente l’uso di pesticidi entro il 2030. Tegut offre invece un’ampia gamma di prodotti biologici, soprattutto cereali, e Albert Heijn si distingue per la trasparenza nei dati sull’uso dei pesticidi da parte dei suoi fornitori.
Ma veniamo ora al punto dolente. I supermercati che stanno facendo meno azioni per ridurre i pesticidi e dunque i peggiori sono Aldi e Spar che mancano completamente di strategie chiare, sia nella produzione di frutta e verdura che nei cereali. Inoltre, questi supermercati offrono poca, se non nessuna, frutta e verdura biologica o priva di pesticidi.
Anche Lidl, però, non è andato molto meglio ed è stato bocciato per la sua strategia di riduzione dei pesticidi nel grano, ottenendo invece un semaforo giallo nella riduzione di pesticidi in frutta e verdura.
Foodwatch sottolinea un dettaglio importante: è ottima la strategia dei supermercati più virtuosi di inserire una scelta maggiore di prodotti biologici ma questo da solo non è sufficiente. I supermercati devono impegnarsi a rendere l’intera gamma di cereali priva di pesticidi, implementare politiche di approvvigionamento prioritarie per prodotti cerealicoli privi di pesticidi e garantire trasparenza pubblicando annualmente dati sul contenuto di pesticidi dei loro prodotti.
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Fonte: FoodWatch
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