I supermercati svedesi sostituiscono le etichette adesive con la marcatura laser su frutta e verdura

Gli adesivi di plastica sulla frutta sono dannosi per l’ambiente e contribuiscono all’inquinamento da plastica: con il natural branding tutto ciò rimarrà solo un brutto ricordo

Spesso vengono totalmente dimenticati e sottovalutati, ma vi siete mai chiesti quale impatto ambientale hanno gli adesivi che vengono applicati sulla frutta? Eliminarli dai prodotti potrebbe creare enormi risparmi di plastica, energia ed emissioni di CO2.

Ebbene, una soluzione esiste. Denominata “natural branding”, la tecnica utilizza una forte luce per rimuovere il pigmento dalla buccia dei prodotti andando a sostituire le etichette adesive con un marchio laser. Il marchio è invisibile una volta rimossa la buccia e non influisce sulla durata di conservazione o sulla qualità del cibo.

La marchiatura naturale consuma meno dell’1% dell’energia utilizzata per creare gli adesivi. Il natural branding rappresenta dunque una rivoluzione nell’etichettatura di frutta e verdura fresca. Questa innovativa soluzione mira a ridurre drasticamente l’uso di materiali di imballaggio tradizionali come carta e plastica. Andiamo a scoprire come funziona.

Come avviene la creazione del marchio

La tecnologia utilizza un raggio laser per tracciare un marchio permanente direttamente sulla buccia della frutta o verdura. Questo marchio, creato dalla luce laser, è permanente e non va ad inficiare sulle proprietà organolettiche prodotto, ma permette di identificarlo.

L’obiettivo principale è eliminare l’uso di adesivi, plastica e carta sull’imballaggio di frutta e verdura. Con il natural branding, non c’è infatti bisogno di etichette aggiuntive o imballaggi di plastica, riducendo così significativamente i rifiuti di imballaggi.

Inoltre, grazie al marchio permanente, è possibile tracciare la frutta e la verdura dal produttore al consumatore. Questo non solo promuove la trasparenza nella catena di approvvigionamento, ma anche la riduzione della necessità di imballaggi plastici per identificare i prodotti.

Si riducono del 99,9% le emissioni di CO2 correlate

I benefici dal punto di vista dell’ambiente sono notevoli. In primo luogo si va infatti praticamente ad azzerare l’impronta di carbonio. Eliminando adesivi, plastica, colla e inchiostro, si va a contribuire a una sostenibilità ambientale del 99,9%, con una riduzione del 99,9% delle emissioni di CO2 correlate.

Allo stesso tempo si garantisce flessibilità e velocità, dato che la tecnologia consente un cambio rapido di etichette e loghi, con un tempo di modifica inferiore a 30 secondi, migliorando l’efficienza nella produzione. Infine, poiché non ci sono materiali di consumo come carta, plastica o inchiostro, i costi sono notevolmente ridotti.

Il fornitore olandese di frutta e verdura Nature & More e il supermercato svedese ICA hanno unito le forze per sostituire le etichette adesive su avocado e patate dolci biologici. Anche M&S lo sta utilizzando  sulle noci di cocco nel Regno Unito.

Il marchio naturale può essere applicato praticamente a tutta la frutta e la verdura. Ottime opzioni sono avocado, patate dolci, zenzero, mango, mele, cocco e altro ancora.

Le etichette laser sono state approvate dall’Unione Europea nel lontano 2013. La tecnologia era già in uso nel 2009 in Australia e Nuova Zelanda. Il metodo di base è stato originariamente brevettato nel 1997. La domanda è: perché altri fornitori non hanno adottato questa pratica come standard di settore?

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Fonte: Solar Impulse

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