Si fa presto a servire il pandoro o il panettone, ma attenzione a non sottovalutare alcuni accorgimenti per gustare al meglio questi dolci della tradizione natalizia
Pandoro e panettone sono i dolci più amati e apprezzati nelle festività natalizie che stanno per iniziare. Che siano acquistati al supermercato o in un laboratorio di pasticceria artigiana, esistono dei trucchetti che non tutti conoscono, molto utili per esaltare le proprietà organolettiche del pandoro e del panettone.
Si tratta di piccoli accorgimenti che riguardano la conservazione del prodotto dolciario prima del consumo, ma anche il modo di servire e di conservare gli avanzi del nostro dolce.
Leggi anche: Test personalità: pandoro o panettone? Il tuo preferito rivela chi sei
Conservare il pandoro o il panettone
In primo luogo, pandoro o panettone vanno consumati freschi, ma non freschissimi. Siano essi prodotti artigianali o industriali, questi dolci sono lievitati molto ricchi di burro e grassi, e necessitano di un po’ di “tempo di riposo” per essere gustati al meglio.
Il momento ideale per il consumo di un panettone o di un pandoro è a un paio di settimane dalla sua produzione:
- se lo apriamo prima del tempo, potremmo avere un prodotto troppo umido e morbido
- se lo consumiamo troppo avanti, invece, il nostro dolce avrà perso la sua fragranza e noi lo avvertiremo un po’ secco e stoppaccioso.
Un altro accorgimento riguarda il luogo di conservazione del dolce che, come sempre indicato sulla sua confezione, deve essere fresco e asciutto, lontano da fonti di calore e di umidità.
Evitiamo quindi di conservare pandoro e panettone in cucina, dove la temperatura è sempre piuttosto alta, oppure in prossimità di un termosifone: l’esposizione al calore altererà la morbidezza del lievitato dovuta alla presenza del burro.
Consumare pandoro e panettone
Ma veniamo ora al momento del taglio del nostro dolce natalizio: per questa fase c’è un trucchetto che pochi conoscono, ma che può trasformare il momento del consumo in un’esperienza che coinvolge tutti i sensi.
Come suggeriscono anche gli esperti di Gambero Rosso, è importante mettere il pandoro o il panettone in forno preriscaldato a bassa temperatura (70°C) per qualche minuto.
In questo modo, le sostanze grasse presenti nell’impasto inizieranno a sciogliersi, rilasciando il loro penetrante aroma; inoltre, tutto il lievitato apparirà più morbido e più gradevole al palato.
Se non vogliamo accendere il forno per riscaldare il dolce, possiamo avvicinare il pandoro o il panettone a un calorifero acceso una mezz’ora prima di servirlo.
Scegliamo un bel vassoio o un piatto da portata e posizioniamo il nostro dolce ancora intero per portarlo a tavola e offrirlo così ai nostri commensali.
Il galateo impone di non portarlo mai già affettato, ma di offrire il coltello all’ospite d’onore della nostra tavolata, affinché sia lui o lei a staccare la prima fetta e dare inizio al festeggiamento.
Seguici su Telegram | Instagram | Facebook | TikTok | Youtube
Ti consigliamo anche:
- Questo è il pandoro più economico (ma buono) secondo Altroconsumo, costa 4,64 euro
- Questo è il miglior pandoro artigianale che puoi acquistare questo Natale, secondo il Gambero Rosso
- Tutti pazzi per il panettone Lidl Deluxe al cioccolato e fave di cacao, ecco cosa contiene e quanto costa
- Torna il panettone sospeso che vuole rendere più dolce il Natale di chi è in difficoltà (e puoi partecipare anche a distanza)