Sabrina Del Fico In questi giorni di festa e convivialità apprezziamo il valore della compagnia di chi ci sta intorno, allontanandoci dallo smartphone e dai social: ecco i nostri consigli per farlo al meglio
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Le festività natalizie sono anche un momento per incontrare parenti e amici che non vediamo spesso durante il resto dell’anno, e per trascorrere del tempo in famiglia e con le persone a cui vogliamo bene. Ma c’è una “minaccia” che può minare la qualità del tempo che trascorriamo insieme ai nostri cari e che potrebbe farci perdere il senso della comunità: il nostro smartphone.
Infatti, secondo un recente studio, passiamo in media un terzo delle nostre giornate incollati allo schermo del nostro smartphone (circa cinque ore al giorno): notifiche, email, videochiamate, social network ci distraggono dalla vita reale attirandoci in una dimensione “altra”, che ci fa perdere il contatto con ciò che sta accadendo attorno a noi.
Usiamo il cellulare per lavorare, per fare ricerche, per prenotare aerei e ristoranti, per tenerci in contatto con il nostro capo o con i colleghi. Ma, almeno a Natale, potremmo fare a meno di questo oggetto tecnologico tanto utile quanto assorbi-tempo, e dedicarci totalmente a chi amiamo.
Vale per noi adulti, ma vale anche e soprattutto per i bambini e gli adolescenti seduti alla nostra stessa tavola. Negli ultimi anni, smartphone e tablet si sono trasformati in veri e propri “babysitter digitali” che intrattengono i più piccoli mentre i loro genitori si dedicano al lavoro o alle attività sociali, senza considerare i danni provocati dall’uso massiccio di questi dispositivi sul cervello e sulle capacità relazionali dei loro figli.
Uno studio condotto qualche anno fa ha dimostrato infatti che sempre più giovani preferiscono passare la maggior parte del loro tempo davanti ad uno schermo anziché in compagnia dei coetanei, mentre i bambini più piccoli che abusano di tecnologia sono più lenti nell’apprendimento delle abilità (come il parlare o il camminare) rispetto ai coetanei che ricevono stimoli umani.
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Perché non approfittare di questi giorni di festa per praticare tutti insieme, adulti e piccini, un bel digital detox? Potremmo tradurre questa espressione con “disintossicazione digitale”, intendendo con essa un allontanamento consapevole dagli schermi a vantaggio dell’esperienza nel mondo reale.
Non vi stiamo suggerendo di prendere il cellulare e buttarlo definitivamente dalla finestra. Alludiamo piuttosto a una presa di coscienza di ciò che rappresenta l’utilizzo di questo dispositivo tecnologico per noi, al fine di trovare un sano equilibrio fra socialità e uso sano e positivo di un oggetto che ha comunque i suoi vantaggi – se usato bene.
Ecco i nostri consigli per praticare il digital detox a Natale (e non solo) e per invogliare i nostri invitati a fare altrettanto.
Individua una zona no-phone
Potrebbe essere il salotto dove trascorriamo i giorni delle feste fra chiacchierate e giochi da tavolo. Per fare in modo che tutti i nostri ospiti seguano questa regola, mettiamo una cesta o una scatola all’ingresso della stanza “no-phone” e invitiamo tutti a depositare lì il cellulare. Potranno riprenderlo quando dovranno andare via.
Via il cellulare da tavola
Se non vogliamo essere così drastici, potremmo invitare i nostri commensali almeno a evitare di usare il cellulare a tavola, durante il pranzo o la cena – magari suggerendo loro di attivare la modalità silenziosa, in modo da non essere distratti né invogliati a prendere in mano lo smartphone.
Trova alternative (divertenti) allo smartphone
Spesso prendiamo in mano il cellulare spinti dalla noia, per distrarci e perdere un po0 di tempo. Se decidiamo di prenderci una pausa dal cellulare, dobbiamo trovare alternative allettanti che non facciano annoiare noi e i nostri commensali.
Potremmo organizzare un torneo di giochi da tavolo, la visione di un film natalizio tutti insieme, la lettura ad alta voce di racconti natalizi (per i più piccoli). Oppure, attività diventata sempre più rara di questi tempi, potremmo dedicare il nostro tempo all’ascolto degli altri, e condividere a nostra volta le esperienze e riflessioni.
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