Calendari dell’avvento di cioccolato 2022: da Kinder a Ikea, ti sveliamo quali sono i più costosi (e pieni di zuccheri)

È arrivato dicembre e molte persone hanno iniziato ad utilizzare i calendari dell'avvento. I più gettonati, almeno per i bambini, sono quelli che contengono cioccolatini e proprio 7 di questi sono stati presi a campione dalla rivista 60 Millions de Consommateurs per valutare differenze di qualità e prezzo

Il conto alla rovescia per il Natale 2022 è iniziato e in tante case è “spuntato” il classico calendario dell’avvento con tante finestrelle dietro alle quali si nascondono il più delle volte dei cioccolatini (anche se ne esistono ormai tantissime versioni). Leggi anche: Riempire il calendario dell’avvento: 15 idee per piccoli regali sostenibili (per adulti e bambini)

Proprio su 7 calendari dell’avvento di cioccolato, destinati prevalentemente ai bambini ma amatissimi anche dai più grandicelli, si è concentrata l’ultima analisi della rivista dei consumatori francesi 60 Millions de Consommateurs.

Presi a campione sono stati i calendari dell’avvento di:

  • Kinder
  • Milka
  • Smarties
  • M&M’s
  • Toblerone
  • Celebrations
  • Ikea

Di questi prodotti sono stati analizzati la qualità dei cioccolatini ma anche il peso e il prezzo.

I risultati

La prima cosa che emerge dal test è che in termini di prezzo e qualità, non tutti i calendari dell’avvento sono uguali. Gli esperti francesi scrivono:

Abbiamo notato grandi differenze di prezzo tra i sette calendari che abbiamo studiato. Per quanto riguarda la composizione, la maggior parte deve rivedere qualcosa.

Si va dai 7.99 euro del calendario Celebrations ai 14.99 di quello Smarties. In termini di peso, invece, si va dai 147 grammi di cioccolato del Milka Magic Mix ai 346 g del calendario M&M’s.

I più cari e i più economici (se guardiamo il prezzo al kg del cioccolato)

Il cioccolato racchiuso in queste composizioni è ben più caro di quello dei corrispettivi sfusi o confezionati in altro modo. I cioccolatini che si trovano nei calendari dell’avvento arrivano ad essere fino al 44% più costosi rispetto agli stessi racchiusi in normali sacchetti.

60 Millions fa l’esempio del calendario Toblerone, composto da piccole tavolette di cioccolato al latte, bianco, fondente e alla mandorla. Il suo prezzo al chilo è di 49,95 euro, mentre in bustina ordinaria l’assortimento di mini-Toblerone bianco, fondente e al latte costa solo 28,19 euro/kg… quasi il 44% in meno.

La confezione del calendario giustifica una tale differenza di prezzo?” Si chiedono giustamente gli esperti francesi che hanno posto la domanda direttamente a Toblerone.

L’azienda ha risposto che il calendario è più costoso a causa:

dei costi di manodopera molto più elevati associati al riempimento manuale del calendario, costi di imballaggio anche più alti, perché abbiamo sia la confezione di cartone, il vassoio in cui vengono inseriti i cioccolatini vs un semplice sacchetto; anche i costi di trasporto (dalla fabbrica al magazzino) sono più alti, perché il calendario è grande, di una forma specifica, quindi il trasporto ci costa di più.

Se si guarda il prezzo al chilo (come bisognerebbe fare sempre) il costo più alto è quello del calendario Milka (61,16 euro) e a seguire c’è Kinder, il cui calendario al costo di 9,29 euro contiene 184 grammi di cioccolatini (prezzo al kg 50,49 euro).

Quello che offre il miglior rapporto qualità prezzo, secondo il test, è il calendario M&M’s a 36,10 euro/kg, seguito da quello di Ikea (270 g a 9,95 euro, ovvero 36,85 euro/kg).

La composizione e gli ingredienti

Non è certo la composizione dei calendari a giustificarne il prezzo più elevato. Ikea è quella che diversifica di più il calendario con un assortimento di biscotti speziati, cioccolatini ripieni e non. I calendari Kinder e Milka, invece, propongono i loro cioccolatini in confetti, statuine e ovetti sorpresa, i prodotti di punta di questi marchi.

Meno originale, il calendario dell’avvento Celebrations tutto riempito con versioni in miniatura delle barrette di cioccolato più vendute del colosso americano Mars e lo stesso vale per il Toblerone, che ogni giorno propone un mini-Toblerone.

Il giudizio complessivo di 60 Millions de consommateurs non è proprio lusinghiero verso qeusti prodotti:

Ognuno ha le proprie preferenze, anche se le composizioni di questi cioccolatini non sono delle migliori! Queste facciate adornate da ricche iconografie natalizie nascondono spesso cioccolatini di scarsa qualità.  

Si sottolinea infatti che lo zucchero è sempre il primo ingrediente in etichetta (dunque quello presente in misura maggiore) ma:

i produttori lo integrano con zuccheri di qualità inferiore, principalmente sciroppo di glucosio (Celebrations, Milka, M&M’s, Ikea) o anche sciroppo di glucosio-fruttosio (di nuovo Milka).

Per quanto riguarda il cacao, invece, lo troviamo sotto forma di burro di cacao in seconda o terza posizione insieme al latte intero in polvere. Questi ingredienti “nobili” essendo costosi, è buona cosa che siano in primo piano nella composizione.

In Francia la denominazione “cioccolato” è regolamentata dal decreto del 29 luglio 2003, che fissa le proporzioni minime da rispettare: 30% per il cioccolato al latte, 40% per quello fondente. Per i cioccolatini, non si è obbligati a indicare questa informazione, ma il regolamento prevede che contengano il 25% di cioccolato.

Cinque calendari su sette riportano una percentuale minima di cacao variabile tra il 25% (Celebrations) e il 50% (Toblerone al cioccolato fondente). Kinder e M&M’s, invece, non riportano tale indicazione.

Ma il grande punto debole nella composizione, scrive la rivista francese, è la presenza di altri grassi vegetali:

Ad eccezione dei calendari Toblerone e Smarties, questi grassi sono presenti in ogni elenco. Che si tratti di olio di palma da solo o combinato con altri oli (karité, cocco, ecc.), come Milka, che combina oli di palma, palmisti e cocco.

C’è poi la lecitina, un legante onnipresente in questi cioccolatini. Il resto della composizione è molto variabile. I calendari Celebrations, Milka, M&M’s e Ikea includono ben 25 ingredienti (alcuni ultra lavorati come il “permeato di siero di latte”) e appunto additivi come la lecitina di soia (E471).

Sono inclusi anche lieviti in polvere, agenti di rivestimento, correttori di acidità e coloranti. A meno che non si opti per il calendario Toblerone, che scrive la rivista francese:

con la sua dozzina di ingredienti e un solo additivo è costoso ma di buona qualità.

L’alternativa più economica

L’alternativa più economica, scrive 60 Millions de Consommateurs, rimane quella di realizzare il proprio calendario dell’avvento fai da te, utilizzando ad esempio dei sacchetti di stoffa appesi ad una corda o perché no anche all’albero. Riempiendo il tutto ovviamente con dei cioccolatini sfusi.

In questo modo, scatole o bustine potranno essere riutilizzate ogni anno, rinnovando solo i cioccolatini ed evitando così spreco di materiali e soldi.

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Fonti: 60 Millions de Consommateurs

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