Un’occasione per gustare e condividere i prodotti frutto del lavoro delle cooperative Libera Terra sui terreni liberati dalle mafie.
Natale si avvicina e con lui il tempo di iniziare a pensare ai regali. Un’idea originale, ma anche sostenibile ed etica, può essere quella di donare cesti o singoli prodotti biologici, coltivati nelle terre liberate dalle mafie. Parliamo dei regali firmati Libera Terra
Se siete in cerca di prodotti straordinari e a forte connotazione etica e sociale per Natale, Libera Terra vi viene in aiuto con tante proposte adatte ad ogni esigenza e pensate anche per le aziende. Già da diversi anni, infatti, ha dato vita a Il Natale di Libera by Libera Terra, in collaborazione con l’associazione Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie.
Le festività natalizie sono un momento particolarmente adatto per scegliere realtà come questa che, con il suo lavoro, non solo produce prodotti biologici e di alta qualità, ma lo fa anche utilizzando terreni liberati dalle mafie e contribuendo a supportare specifici progetti dell’associazione Libera.
Scopriamo allora più da vicino questa bella realtà del nostro Paese.
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Cos’è Libera Terra
Probabilmente già la conoscete, ma a chi si avvicina per la prima volta a Libera Terra, ricordiamo che si tratta di un’esperienza davvero unica di produzione etica e sostenibile.
Un progetto di lunga durata che è nato già 21 anni fa. Come ci ha raccontato Valentina Fiore, alla guida del Consorzio Libera Terra Mediterraneo:
Sono passati 21 anni da quando, nel cuore della provincia palermitana, l’associazione Libera, insieme alla prefettura di Palermo e al Consorzio di Comuni Sviluppo e Legalità, ha avviato un innovativo percorso di riuso sociale dei terreni agricoli confiscati a cosa nostra. Un percorso che quindi, sin dalla sua ideazione, ha visto insieme società civile e istituzioni, e che voleva mostrare concretamente le potenzialità della legge 109/96 per il riuso sociale dei beni confiscati evidenziando sia l’importanza del ritorno alla collettività di beni precedentemente usati come strumento di potere, sia la possibilità che questi diventino promotori di sviluppo economico per territori svantaggiati, nel solco dell’economia sociale e della corporate social responsibility.
Da lì in poi questo bel progetto si è dovuto scontrare con una serie di difficoltà: pratiche, socio-ambientali ed economiche ma tutte sono state superate, piano piano e con impegno, grazie alla coesione dei soci e dei lavoratori ed a diversi operatori del movimento cooperativo nonché alla lungimiranza di un percorso incentrato sulla qualità al miglior prezzo possibile, che porta i clienti a scegliere e riscegliere i prodotti Libera Terra, in primo luogo per le loro qualità intrinseche.
Si è sempre lavorato per trovare soluzioni innovative e da allora è stata fatta molta strada. Attualmente, Libera Terra riunisce nove cooperative sociali e un consorzio, anch’esso cooperativa e senza scopo di lucro.
Tali cooperative gestiscono terreni confiscati alle mafie in Sicilia, Calabria, Puglia e Campania e nell’attività sono coinvolti anche altri contadini biologici del Sud Italia che condividono gli stessi principi.
L’obiettivo è quello di valorizzare i terreni, prima sfruttati dalla mafia, donandogli nuova vita e recuperandoli grazie al lavoro di aziende cooperative, sane ed etiche, che generano lavoro oltre che prodotti di qualità, ottenuti con metodi rispettosi dell’ambiente e delle persone.
Insomma, si tratta di un progetto che offre grandi opportunità, non solo al territorio ma anche alle comunità che lo abitano.
Come ha sottolineato Valentina Fiore:
Tutto ciò sta consentendo di dimostrare concretamente che si possono fare delle scelte diverse e avviare nuovi percorsi di vita negli stessi territori dove insistono i beni confiscati, valorizzando la storia, le specificità enogastronomiche e culturali, e la biodiversità locale. Negli ultimi anni, in particolare, la riflessione interna a Libera Terra è stata sempre più volta alla ricerca costante della massima coerenza tra identità e attività. Sui diversi fronti, dall’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati, all’utilizzo di tecniche agricole e strumenti a basso impatto ambientale (ulteriori rispetto a quelli previsti dalla certificazione biologica), alla valorizzazione delle specificità colturali di ogni territorio, al coinvolgimento dei produttori locali, si sta lavorando per delineare una “modalità Libera Terra” di essere gestori di beni confiscati.
Legalità, sostenibilità, giustizia sociale e sistema economico virtuoso, sembrano essere le parole chiave intorno alle quali ruota il progetto Libera Terra (che è anche un marchio che raggruppa appunto le varie cooperative che aderiscono alla rete dell’associazione Libera).
Ma veniamo a quello che ci interessa di più, con l’avvicinarsi del Natale:cosa possiamo acquistare per gustare e condividere i prodotti frutto del lavoro di Libera Terra sui terreni liberati dalle mafie?
Le confezioni regalo Libera Terra
Sul sito Bottegaliberaterra.it avrete l’imbarazzo della scelta, sono tante e diverse le proposte: confezioni regalo già pronte, confezioni fai da te, cofanetti ma anche buoni regalo (se non sapete che scegliere e volete lasciare che a decidere sia colui o colei che riceverà il regalo).
Potrete quindi sbizzarrirvi tra i diversi formati e le varie composizioni disponibili, ma anche acquistare singoli prodotti da abbinare magari ad altri regali.
Qualche esempio? La scelta di prodotti biologici di Libera Terra è molto ampia e spazia dalla pasta ai vini, dalle confetture al miele, dall’olio a legumi, dalle passate di pomodori ai cereali, fino a liquori, biscotti e tanto altro.
Prodotti che sono accomunati da un filosofia di fondo, incentrata sul buon rapporto qualità-prezzo e, ovviamente, su una forte connotazione etica e sociale.
Tutte le Confezioni Regalo Libera Terra racchiudono quanto scelto in eleganti cofanetti e ci sono opzioni anche per le aziende, che magari devono fare un pensiero per Natale a dipendenti o clienti. In questo caso, le proposte possono essere personalizzate con offerte su misura e sono già tante le aziende che negli scorsi anni hanno scelto Libera Terra per i loro regali.
Vi ricordiamo che, non solo i prodotti sono di qualità, biologici e frutto del lavoro di chi opera in terreni confiscati alla mafia, ma anche che parte del ricavato sarà destinato al progetto Amunì di Libera, che promuove l’inclusione nella società civile di giovani minorenni sottoposti a procedimento penale ma già impegnati in un percorso di cambiamento.
Valentina Fiore ci ricorda che:
C’è un giusto mix di collaborazione, generosità, interessi collettivi che devono guidare pubblico e privato sociale, insieme. E le cooperative di Libera Terra l’hanno sperimentato nel concreto con un loro nuovo ruolo attivo che si sta costruendo, è il caso di ricordarlo, grazie ai tanti che scelgono di acquistare i prodotti Libera Terra: prodotti testimoni di economia sociale in Italia e nel mondo, fonte di sostenibilità per le cooperative, veicolo di memoria e strumento di difesa e rafforzamento del riuso sociale dei beni confiscati.
Cosa aspettate dunque a scegliere i vostri regali di Natale buonissimi e a forte connotazione etica e sociale firmati Libera Terra? Andate subito a dare un’occhiata alla nuova collezione delle Confezioni Regalo che trovate on-line su La Bottega di Libera Terra ( www.bottegaliberaterra.it ).