Francesca Biagioli Le 8 crostatine all'albicocca, analizzate nell'ultimo test del Salvagente, hanno tutte un grande svantaggio per i bambini: un alto contenuto di zucchero (e un indice glicemico elevato) che può far facilmente superare la dose giornaliera di zuccheri raccomandata dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS)
Per le merende dei bambini, a volte i genitori per comodità scelgono dei prodotti già pronti e confezionati, come possono essere le crostatine all’albicocca. Ma cosa contengono davvero questi snack? E ce ne sono alcuni migliori di altri sul mercato?
Per scoprirlo Il Salvagente, nel suo numero di ottobre, ha messo alla prova 8 crostatine all’albicocca di diverse marche sia note, che di private label che venute al discount. Si tratta delle seguenti referenze:
- CROSTATINE ALBICOCCA CONAD
- CROSTATINE CON CONFETTURA DI ALBICOCCHE COOP
- CROSTATINE CON CONFETTURA DI ALBICOCCHE DOLCIANDO EUROSPIN
- CROSTATINE ALL’ALBICOCCA ESSELUNGA
- CROSTATINE NASTRECCE ALL’ALBICOCCA LIDL
- CROSTATINE ALBICOCCA MULINO BIANCO
- CROSTATINE I TESORI DEL FORNO TODIS
- CROSTATA CON FARCITURA DI ALBICOCCHE SAN CARLO
Gli esperti del Salvagente hanno valutato ogni crostatina in base al quantitativo di zuccheri, sale e all’eventuale presenza di ingredienti sgraditi.
I risultati
Quello che emerge subito è l’alto contenuto di zuccheri e l’indice glicemico elevato delle crostatine, dovuto in gran parte all’utilizzo dello sciroppo di glucosio-fruttosio che fa spesso superare la dose giornaliera di zuccheri raccomandata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
Questa tipologia di dolcificante aumenta rapidamente i livelli di zuccheri nel sangue, favorendo l’accumulo di grasso nelle cellule e alterando il senso di sazietà, il che può portare i bambini a mangiare di più.
Come si legge sul Salvagente:
Non c’è solo lo zucchero tradizionale. Nelle crostatine abbiamo trovato anche sciroppo di glucosio-fruttosio, fruttosio, sciroppo di glucosio disidratato, sciroppo di zucchero invertito. Queste aggiunte fanno schizzare in alto la quantità di zuccheri nelle merendine, che oscillano in genere fra 13 e 15 grammi per la porzione di 40 grammi. Il rischio di fare il pieno di zuccheri diventa realtà, specialmente se il bambino si concede il bis (e considerato che in una giornata ci sono una colazione e due merende). Secondo le raccomandazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità, per un bambino di sei anni l’assunzione di zucchero dovrebbe infatti fermarsi a circa 20 grammi al giorno.
Oltre agli zuccheri, alcune di queste crostatine contengono grassi saturi, come i mono e digliceridi degli acidi grassi e l’olio di cocco. Tutti ingredienti considerati discutibili dal punto di vista nutrizionale e che andrebbero evitati il più possibile nella dieta dei bambini (e non solo).
In merito al sale, le quantità variano notevolmente tra i diversi marchi, ma è importante notare che stiamo comunque parlando di una merenda e che il sale qui contenuto si aggiunge a tutto il resto del cibo consumato nel corso della giornata.
La percentuale di confettura di albicocca, invece, variava abbastanza tra i prodotti, ma in media è del 25%.
Tra gli ingredienti sgraditi, il test segnala ad esempio nella crostatina San Carlo (venduta prevalentemente nei bar) il sorbato di potassio, un conservante che può sollevare preoccupazioni riguardo alla sicurezza alimentare.
Le crostatine peggiori
Il test “boccia” con punteggi inferiori alla sufficienza diverse crostatine ma la peggiore in assoluto ottiene solo 3.9 punti, si tratta della crostatina all’albicocca Conad.
A seguire, con 5 punti, c’è la crostatina San Carlo, mentre 5.4 ottiene la crostatina Dolciando di Eurospin.
Per conoscere i risultati completi del test, fate riferimento all’ultimo numero del Salvagente.
Non c’è dubbio che esistono molte altre merende sane per i nostri bambini e prodotti confezionati come le crostatine dovrebbero essere l’eccezione alla norma (non ciò che gli viene proposto quotidianamente).
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Fonte: Il Salvagente
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