Francesca Biagioli Ricordate l'allerta alimentare che lo scorso anno ha riguardato i prodotti Kinder contaminati con salmonella? I primi ovetti richiamati in Italia sono stati gli Schoko-Bons, prodotti nello stabilimento Ferrero di Arlon. Ora, con l'avvicinarsi della Pasqua, questi cioccolatini sono tornati nei supermercati, ma da dove provengono?
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Circa un anno fa di questi tempi, è iniziata anche in Italia l’allerta alimentare per salmonella che ha visto come protagonisti diversi prodotti della Kinder. Nel nostro Paese, per prima cosa sono stati segnalati gli ovetti Schoko-Bons, provenienti dallo stabilimento Ferrero di Arlon, in Belgio, da dove è partita la contaminazione.
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Infatti, se ricordate bene, il maxi richiamo Kinder ha riguardato solo ed esclusivamente i prodotti provenienti dalla fabbrica di Arlon. L’Italia, quindi, è stata solo marginalmente colpita dall’allerta alimentare, dato che la maggior parte dei prodotti Kinder venduti nel nostro Paese (tra cui le uova di Pasqua) arrivano dallo stabilimento principale della Ferrero, quello di Alba.
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Adesso Pasqua si sta nuovamente avvicinando e forse avrete notato che nei supermercati iniziano a comparire i primi ovetti e uova di cioccolato. Tra le varie proposte ci sono anche gli Schoko-Bons Kinder. Ma ora dove vengono prodotti?
Dove sono prodotti gli Schoko-Bons Kinder venduti in Italia
Siamo andati al supermercato per verificare direttamente sulla confezione di Schoko-Bons, la provenienza degli ovetti. Come potete vedere dalla foto che abbiamo scattato, ora i cioccolatini venduti in Italia provengono dallo stabilimento Ferrero di Alba.
Diversa invece è la situazione degli altri Paesi Europei dove è presente la Kinder, che vengono riforniti principalmente da stabilimenti esteri.
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Naturalmente questo è solo un campione che abbiamo trovato in un punto vendita di una nota catena di supermercati in Campania. Non possiamo quindi essere sicuri che tutti gli Schoko-Bons in vendita nella totalità dei supermercati o discount italiani provengano da Alba.
Il consiglio è quindi quello di leggere sempre con attenzione le etichette di ciò che acquistate. Fermo restando che ora, paradossalmente, lo stabilmento di Arlon è probabilmente quello più attenzionato e dove i controlli, in seguito a quanto accaduto, sono più stringenti.
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