Un nuovo test ha trovato tracce di pesticidi come chlorpyrifos (vietato) e glifosato in alcune tisane testate, anche biologiche
Un nuovo test ha trovato tracce di pesticidi come chlorpyrifos (vietato) e glifosato in alcune tisane testate, anche biologiche
Chi ama tè e tisane le beve frequentemente e non solo in inverno o autunno. Ma cosa contengono davvero al loro interno? Un nuovo test condotto in Germania ne ha analizzate e confrontate 50 diverse, scoprendo che alcune contengono pesticidi (anche vietati) e tossine vegetali.
La rivista Öko-Test ha preso a campione 50 miscele di tisane in bustina o sfuse (tra cui 21 biologiche). Si tratta nella maggior parte dei casi di prodotti tipici del mercato tedesco ma alcune tisane si trovano da acquistare anche in Italia.
L’obiettivo dell’analisi era di valutare se questi prodotti sono davvero sicuri e privi di sostanze nocive.
I risultati
Fortunatamente, oltre la metà dei prodotti, sono stati promossi con il massimo dei voti e altre 5 tisane hanno ottenuto un buon punteggio.
Sono state però 11 le tisane considerate da evitare, soprattutto per via dei residui di pesticidi e tossine vegetali trovate al loro interno. In particolare, la rivista segnala la presenza di un insetticida particolarmente discutibile, si tratta del chlorpyrifos, che non può più essere utilizzato nell’Ue dall’aprile 2020 ma che, evidentemente, in qualche modo è finito in alcuni prodotti (si pensa ad un inquinamento di fondo, considerato che la sostanza è stata in uso per decenni ed è molto persistente).
Si sospetta che il chlorpyrifos influenzi negativamente il patrimonio genetico e lo sviluppo neurologico e si tratta di un pesticida particolarmente pericoloso per i bambini, inoltre questa sostanza è altamente tossica per le api. Purtroppo, tracce di questo insetticida sono state trovate anche in alcune tisane biologiche.
Öko-Test ha valutato i residui dell’insetticida vietato, considerando come “insoddisfacenti” le tisane che li avevano a livelli superiori al massimo di 0,01 mg/kg, applicato a tutti gli alimenti dopo il divieto. Tuttavia, specifica la rivista, poiché tutti i livelli di chlorpyrifos determinati sono solo leggermente al di sopra del livello massimo, è stato consentito vendere i prodotti interessati.
E nelle tisane non manca neppure il glifosato che è stato trovato in 6 prodotti, svalutati anche se presente in basse concentrazioni.
Altre sostanze individuate dal laboratorio sono state gli alcaloidi pirrolizidinici (PA), in dieci miscele di tisane, e gli alcaloidi tropanici (TA) in una tisana in quantità che sono state considerate dagli esperti tedeschi “aumentate” o “molto aumentate”.
Questi composti tossici si trovano naturalmente nelle erbacce, il problema è quando entrano accidentalmente nel raccolto di tè e tisane. Pochissime di queste erbe infestanti che si trovano sopra o anche vicino a un campo sono sufficienti a contaminare grandi quantità di materie prime. A differenza dei germi, gli alcaloidi non possono essere distrutti dall’acqua bollente, ma finiscono nell’infuso.
Öko-Test avverte che tali tossine delle piante possono mettere in pericolo la salute:
I PA – se consumati in piccole quantità per un lungo periodo di tempo – possono danneggiare il fegato e sono anche potenzialmente cancerogeni e mutageni. Al contrario, gli AT sono acutamente tossici e, in grandi quantità, possono portare a sonnolenza, mal di testa o nausea. I bambini piccoli e le persone con problemi cardiaci in particolare sono a rischio di alti livelli di AT; i potenziali rischi per la salute della PA, invece, colpiscono tutti.
Gli esperti tedeschi ci danno un consiglio molto prezioso per evitare, almeno in parte, il rischio che presenta il consumo di alcune tisane, ovvero quello di prepararle sempre con acqua bollente per eliminare eventuali germi presenti nel prodotto e magari sfuggiti ai controlli.
Dal momento che vengono uccisi in modo sicuro a temperature di 100 gradi , il tè alle erbe e alla frutta dovrebbe sempre essere preparato con acqua bollente. Questo non è assolutamente necessario per i tè neri e verdi, poiché passano attraverso alcune fasi di lavorazione a oltre 100 gradi.
La classifica delle tisane
Tra le tisane migliori vi segnaliamo i due prodotti Sonnentor, gli Yogi Tea e il Pukka Relax ma anche la tisana Lord Nelson (di Lidl).
Tra i peggiori troviamo invece un altro prodotto venduto da Lidl, la tisana Lord Nelson infuso di nove erbe biologiche.
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Fonte: Öko-Test
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