Le tinture chimiche contengono ancora troppi ingredienti controversi, lo sottolinea un nuovo test francese che ha analizzato 12 prodotti, tra cui alcune tinte naturali
La colorazione dei capelli è una pratica antica che continua ad essere popolare in tutto il mondo, dove ormai si utilizzano tinture di ogni genere, per lo più chimiche. Per chi desidera coprire i capelli bianchi o semplicemente cambiare colore, la gamma di prodotti disponibili è davvero molto ampia e la scelta della tintura giusta può essere un’impresa complicata, soprattutto se si vogliono ottenere buoni risultati ma anche avere il massimo della sicurezza.
Le tinture chimiche, infatti, possono contenere una serie di sostanze chimiche controverse. Un recente test, condotto dalla rivista francese 60 Millions de Consommateurs, ha preso in esame proprio alcune tinte per capelli, 12 prodotti di diverse marche e con varie formulazioni (anche naturali), tra cui un prodotto professionale che dovrebbero usare solo i parrucchieri.
Il test ha esaminato tinte che agiscono con o senza l’aiuto di agenti ossidanti, con l’obiettivo di valutare l’efficacia della colorazione e la sicurezza degli ingredienti.
I risultati hanno dimostrato che, sebbene alcune tinture si siano davvero efficaci in quanto a prestazioni, molte presentano ancora problemi significativi.
I risultati
Dal test emerge che, nonostante i progressi nella composizione dei prodotti nel corso degli anni, molte tinture ancora hanno nella loro formulazione ingredienti indesiderati che possono essere pericolosi per la salute, in particolare delle persone più sensibili.
Una delle principali preoccupazioni riguarda la presenza di ammoniaca o suoi sostituti nelle tinture ossidanti. Sebbene molte etichette pubblicizzino la loro formula “senza ammoniaca”, spesso utilizzano sostanze alternative, come l’etanolamina, che possono essere altrettanto dannose, provocando irritazioni cutanee e allergie.
Il test ha rivelato anche che le tinture ossidanti tendono ad essere più efficaci nella colorazione dei capelli rispetto alle opzioni vegetali, ma spesso sono proprio quelle più problematiche in fatto di ingredienti, che includono agenti irritanti, allergenici e potenzialmente cancerogeni, sollevando preoccupazioni sulla sicurezza a lungo termine dei prodotti.
Inoltre, nonostante i progressi nella regolamentazione dei cosmetici, molte tinture per capelli ancora contengono ingredienti nocivi come la p-fenilendiammina (PPD), un noto allergene, ancora diffuso nonostante i rischi associati alla sua esposizione.
Le tinture vegetali, sebbene tendano ad essere meno efficaci nel mantenere il colore nel tempo, hanno ottenuto punteggi più alti in termini di sicurezza, poiché contengono meno ingredienti problematici rispetto alle loro controparti ossidanti. Tuttavia, è importante notare che anche le tinture vegetali possono causare reazioni allergiche, sebbene in misura inferiore rispetto a quelle chimiche.
Le tinture per capelli migliori e peggiori
Come potete vedere dall’infografica più in basso, le tinture per capelli testate, alla fine, considerando tutti i parametri, ottengono punteggi molto simili.
Quello che ci interessa vedere di più, però, è il punteggio relativo agli ingredienti. Il test ha valutato le tinte con il Cosmeto-Score, un sistema che viene utilizzato per valutare la sicurezza dei cosmetici attribuendo una lettera (da A a E, dove A rappresenta la massima sicurezza e E la minima) ad ogni prodotto, tenendo conto di diversi fattori, tra cui proprio la presenza di ingredienti considerati nocivi per la salute umana o per l’ambiente. Questi possono includere sostanze allergeniche, irritanti, cancerogene, perturbatori endocrini o altro.
Purtroppo, tutte le tinture per capelli chimiche ottengono il minimo, ovvero una E.
Per quanto riguarda la classifica, ai primi posti troviamo la tinta Eugène color (referenza tipica francese), nonostante la E nel Cosmeto Score, seguita da Khadi e Aroma-Zone (entrambe naturali e presenti anche in Italia).
A seguire le marche più note, tra cui l’Oreal, Garnier, Schwarzkopf.
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Fonte: 60 Millions de Consommateurs
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