Temu, popolare sito di e-commerce cinese, è stato segnalato all'Agcom per violazioni del Digital Service Act e problemi di sicurezza, in seguito ad un'analisi di 28 prodotti che ha evidenziato in molti casi una non conformità alle norme UE
È impossibile ormai non conoscere Temu, il sito cinese che vende un po’ di tutto e spopola soprattutto tra i giovanissimi, grazie all’enorme offerta di vestiti e oggetti a prezzi super stracciati. Attivo in Italia da poco più di un anno, ha rapidamente guadagnato popolarità, attestandosi al terzo posto tra le piattaforme di e-commerce, dietro Amazon ed eBay, con 12,4 milioni di visitatori.
Il successo di questa piattaforma, di cui abbiamo già parlato in tantissimi articoli, non è dovuto solo ai prezzi bassi, ma anche a una martellante presenza sui social. Chiunque frequenti Facebook, Instagram, ecc. avrà sicuramente notato le frequenti campagne pubblicitarie di Temu che indubbiamente aiutano ad accalappiare sempre più clienti.
Tuttavia, dietro i prezzi stracciati, si cela spesso una qualità discutibile che può anche mettere a rischio la sicurezza dei consumatori.
Come già evidenziato in altre inchieste, i prodotti venduti su Temu spesso non rispettano le normative dell’Unione Europea. E l’ha confermato anche un test del 2023 di Altroconsumo che ha analizzato 28 prodotti acquistati su questa piattaforma.
In seguito a quanto scoperto, Altroconsumo in collaborazione con il Beuc, l’organismo che rappresenta le organizzazioni dei consumatori europei, ha segnalato Temu per violazioni del Digital Service Act (DSA), il Regolamento sui servizi digitali in vigore da febbraio.
L’e-commerce presenta infatti diverse lacune in termini di trasparenza e conformità alle normative UE. Le informazioni fornite ai consumatori sono spesso poco chiare e incomprensibili e l’interfaccia utente utilizza tecniche manipolatorie, compromettendo la capacità degli utenti di prendere decisioni informate. Inoltre, manca la tracciabilità degli operatori commerciali presenti sulla piattaforma.
Alla luce di quanto riscontrato, è stata inviata una segnalazione all’Agcom (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni), chiedendo un intervento nei confronti di Temu per tutelare i consumatori. Inoltre, si chiede alla Commissione Europea di riconoscere Temu come una Very Large Online Platform (VLOP), soggetta a obblighi stringenti in materia di tutela dei consumatori.
I prodotti più a rischio
La piattaforma offre una vasta gamma di prodotti, dai gadget agli utensili per la casa, fino ai cosmetici e ai capi di abbigliamento. Ma ci sono alcune cose particolarmente a rischio, come è emerso dall’ultimo test.
Per valutare la sicurezza degli articoli venduti su Temu, Altroconsumo ha acquistato 28 prodotti nel 2023, tra questi vi erano giocattoli, caschi per monopattini e cosmetici. La qualità generale è risultata piuttosto bassa ma, cosa ben più grave, è che in alcuni casi la sicurezza dei consumatori era a rischio.
Molti prodotti, infatti, non rispettavano le norme vigenti. La mancanza della marcatura CE o la sua contraffazione è un problema ricorrente. Ad esempio, un orsetto di peluche e alcune gomme per cancellare, destinati ai bambini, presentavano gravi non conformità alle normative di sicurezza dei giocattoli (EN 71), come la presenza di piccoli pezzi che possono essere ingeriti dai bambini portandoli al soffocamento.
Sui cosmetici mancava invece l’elenco degli ingredienti. Dei 13 prodotti acquistati, 9 non riportavano la composizione completa, una violazione grave che può mettere a rischio la salute dei consumatori. Altri problemi includevano l’assenza di numeri di lotto e contatti del produttore, istruzioni solo in inglese e l’uso improprio del marchio CE.
Dopo la pubblicazione dell’inchiesta, Temu ha rimosso i prodotti segnalati dalla piattaforma, un piccolo successo in un mare però di prodotti che non sono stati analizzati e potrebbero essere non sicuri.
Leggi anche: Quanto è affidabile Temu? Il test che svela perché ha prezzi così bassi
L’app Temu ruba i dati dei consumatori?
L’app Temu è stata criticata per la gestione dei dati degli utenti. Sebbene Altroconsumo non abbia preso in considerazione questo aspetto, segnala che il sistema non richiede password sicure durante la registrazione e invia frequenti email pubblicitarie. Tutte cose che non promettono nulla di buono.
Leggi anche: “Disinstalla subito Temu”, l’app di fast fashion cinese accusata di nascondere un virus che ruba dati ai clienti
Insomma, per tanti moviti, non ultimo la sicurezza di ciò che si acquista, è decisamente meglio optare per e-commerce più affidabili.
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Fonte: Altroconsumo
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