Carrefour, uno dei principali supermercati in Francia, ha lanciato un'iniziativa per combattere la "shrinkflation". Cibi, bevande, detersivi, ecc. colpiti da questa pratica che "rimpicciolisce" i prodotti, saranno segnalati con speciali etichette che invitano i consumatori a prestare attenzione al cambiamento
La Francia già da tempo sta lottando contro la shrinkflation, una pratica che – “ahinoi”- non riguarda solo questo Paese ma è diffusa anche in Italia e nel resto del mondo. La nota catena di supermercati Carrefour ha preso però ora una posizione decisa contro questa tendenza delle aziende.
Per chi non lo sapesse o ricordasse, con il termine shrinkflation si fa riferimento alla pratica delle grandi aziende che scelgono di ridurre le dimensioni dei prodotti, mantenendo invariato o addirittura aumentando il loro prezzo.
Ma cosa ha deciso di fare la Francia per arginare il fenomeno? A partire da questa settimana, i clienti che entreranno nei punti vendita francesi del gruppo Carrefour potranno individuare facilmente i prodotti soggetti a shrinkflation, grazie ad un’etichetta appositamente creata.
Ha spiegato meglio di cosa si tratta il CEO di Carrefour, Alexandre Bompard, che ha condannato senza mezzi termini questa pratica, dichiarandola “inaccettabile quando c’è un’iperinflazione e i francesi soffrono“.
La trasparenza è la chiave per aiutare i consumatori a fare scelte informate, ed è proprio questo l’obiettivo delle nuove etichette introdotte da Carrefour che, su sfondo arancione, riporteranno la scritta:
Questo prodotto ha visto diminuire il suo peso e aumentare il prezzo praticato dal nostro fornitore.
Stop à la #shrinkflation !
« Ce produit a vu son contenant baisser et son prix augmenter »
Dès lundi, dans tous les magasins Carrefour, j’ai demandé à ce qu’il y ait cette étiquette sur tous les produits abusant de shrinkflation. pic.twitter.com/yNWEG1poxv— Alexandre Bompard (@bompard) September 6, 2023
Oltre ad informare i consumatori, Carrefour mira a mettere pressione sui produttori affinché abbassino i prezzi o quanto meno non li alzino usando questo “trucchetto”.
Carrefour non è in realtà l’unica grande azienda a combattere la “shrinkflation”. Anche un altro colosso francese, Leclerc, ha sostenuto la decisione del governo di affrontare questa problematica e ha rassicurato i consumatori che l’effetto della shrinkflation sulla loro spesa è rimasto marginale nei loro punti vendita.
Anche il direttore esecutivo degli acquisti e del marketing di Lidl Francia, Michel Biero, ha denunciato la “shrinkflation”, definendola un “furto” e ha poi sottolineato che i prodotti venduti nei punti vendita Lidl non sono stati colpiti da questa pratica, in quanto ha preferito sospendere la commercializzazione di tali prodotti piuttosto che accettare la loro scorrettezza nei confronti dei consumatori.
La Francia, come avrete capito, si sta muovendo anche a livello governativo per frenare l’avanzata della shrinkflation. Il ministro dell’Economia, Bruno Le Maire, ha annunciato che nel prossimo disegno di legge, che sarà presentato all’inizio di ottobre, verrà introdotta una disposizione che obbligherà le aziende a rendere chiaramente visibile qualsiasi riduzione del contenuto dei prodotti.
Insomma, il governo francese sta prendendo misure concrete per proteggere i consumatori da questa pratica ingiusta.
E in Italia?
Per ora l’Italia su questo tema rimane indietro.
Ci auguriamo che presto sia il governo italiano che i principali distributori prendano esempio dall’iniziativa di Carrefour Francia e si impegnino a combattere la “shrinkflation” anche nel nostro Paese, contribuendo così a preservare il potere d’acquisto dei cittadini, proteggendoli da pratiche commerciali legali ma scorrette.
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Fonte: Les Echos
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