Un nuovo test ha messo a confronto 20 solventi per unghie. 3 vengono bocciati per la presenza di ftalati e altre sostanze pericolose
Chi usa smalto per unghie, inevitabilmente, avrà bisogno di un solvente per levarlo quando necessario. Ma come sono questi prodotti? Contengono sostanze indesiderate? Un nuovo test ne ha confrontati 20.
La rivista tedesca Öko-Test ha preso a campione diversi solventi per unghie (con o senza acetone), acquistati al supermercato, discount o nelle profumerie. Molti sono prodotti tipici del mercato tedesco ma alcune marche sono presenti anche in Italia.
Lo scopo era valutare la reale composizione dei solventi per unghie in modo da individuare, eventualmente, la presenza di sostanze dannose per la pelle o per l’ambiente.
I risultati
I risultati questa volta sono abbastanza buoni e la rivista tedesca consiglia la maggior parte dei solventi per unghie (solo 3 sono bocciati). Nonostante questo gli esperti consigliano di utilizzare questi prodotti con parsimonia e di aerare bene l’ambiente dopo l’uso.
Tutti i solventi per unghie, infatti, devono contenere sostanze in grado di staccare lo smalto dall’unghia e di conseguenza un certo grado di aggressività è necessario. Sfortunatamente, questi agenti non si fermano allo smalto ma attaccano anche la pelle.
Come ha fatto sapere il dottor Christoph Liebich, dermatologo:
Indipendentemente dal fatto che si tratti di acetone o acetato di etile: tutti i solventi per unghie contengono solventi e danneggiano la pelle.
Per quanto riguarda la presenza o meno di acetone, questa sostanza non è stata valutata in maniera particolarmente critica anche se si sconsiglia di utilizzarla su unghie finte. Comunque, mentre in passato l’acetone era il solvente preferito, attualmente diversi prodotti per eliminare lo smalto dalle unghie sono ora pubblicizzati come “senza acetone”.
Ma è davvero così? Non sempre. L’acetone era infatti rilevabile in 3 solventi dichiarati “senza acetone” del test.
Anche gli altri solventi, comunque, non sono esenti da possibili controindicazioni. Il lattato di etile, ad esempio, utilizzato nei cosmetici naturali, può causare irritazioni. È quindi importante evitare il più possibile il contatto con la pelle.
Questo vale anche per l’inalazione dei solventi. L’acetone e l’acetato di etile in particolare, che evaporano rapidamente, possono irritare le vie respiratorie e provocare vertigini. Inoltre, tutti i solventi citati sono facilmente infiammabili.
Il laboratorio commissionato per le analisi dei campioni di solventi ha individuato poi la presenza di alcune sostanze nocive potenzialmente dannose per la salute.
Sui 20 prodotti nel test, solo un solvente (Artdeco) conteneva toluene che si sospetta sia pericoloso per la riproduzione.
Si criticano poi alcune fragranze contenute nei solventi che possono scatenare allergie o che sono poco sostenibili. In particolare il profumo di muschio sintetico Galaxolide (HHCB) che si accumula nel tessuto adiposo umano ed è pericoloso per l’ambiente acquatico (trovato nel solvente Maybelline).
Individuata anche la presenza di ftalati e in particolare 3 plastificanti – dibutilftalato (DBP), dietilesilftalato (DEHP) e diisobutilftalato (DIBP) – trovati tutti insieme in un unico prodotto (il solvente Douglas). Secondo il produttore, questi derivano dalla confezione di plastica e di conseguenza una piccola contaminazione è tecnicamente inevitabile.
I solventi migliori e peggiori
Dal confronto è emerso che la maggior parte dei solventi per unghie sono molto buoni. Tra i migliori troviamo Cien di Lidl. “Buono” ottiene invece il prodotto eco-bio Sante.
I 3 prodotti segnalati e considerati “inadeguati” sono invece il solvente Douglas, il Maybelline e l’Artedeco.
Fonte: Öko-Test
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