Shrinkflation: dalle Pringles alla Peroni passando per Fage, le marche di prodotti che si sono “ristretti”

Confezioni e peso dei prodotti che si riduce, rimanendo inviariato (se non aumentando) il prezzo. È la shrinkflation, sempre più presente nei supermercati italiani. Altroconsumo ha monitorato diversi prodotti e mostra alcuni esempi eclatanti

Confezioni più piccole e minor peso del prodotto, l’unica cosa che non scende è il prezzo. Torniamo a parlare di shrinkflation, un fenomeno ormai sempre più diffuso nei supermercati di tutto il mondo, uno stratagemma che viene utilizzato per aumentare i prezzi in maniera poco trasparente. Ma come è la situazione ad oggi?

Dopo mesi di monitoraggio, Altroconsumo mostra un quadro abbastanza chiaro: ci sono state variazioni importanti nel quantitativo di diversi prodotti, una strategia che, complice l’inflazione, fa lievitare i costi al chilo o al litro fino al 200%.

Di quali prodotti parliamo? Davvero di tutto è stato “colpito” dalla shrinkflation: dai detersivi per i piatti alla birra, dal bagnoschiuma al prosciutto. Il problema è che non sempre i consumatori si accorgono delle variazioni, anche se adesso, considerando che questa pratica è abbastanza famosa, un’attenzione in più la abbiamo quasi tutti.

Spesso è più facile accorgersi di piccole variazioni di formato e di quantità se si tratta di prodotti che acquistiamo di frequente oppure che fanno già parte della nostra spesa abituale. Eppure in tantissimi casi questi cambiamenti rischiano di passare inosservati, almeno fino a quando non si arriva in cassa e, brutta sorpresa, si scopre che lo stesso prodotto costa anche di più.

Nell’analisi di Altroconsumo, sono stati individuati diversi esempi di riduzione di grammi o di millilitri di prodotto contenuti nella confezione, in alcuni casi si è colta l’occasione di una riformulazione del prodotto stesso. I rincari dei prezzi unitari al litro o al chilo sono consistenti: per metà dei prodotti parliamo di variazioni superiori al 30%.

I casi più eclatanti di Shrinkflation

Alcuni esempi significativi di shrinkflation nei supermercati italiani includono:

  • Detersivo per piatti Nelsen: inizialmente ridotto da un litro a 900 ml, successivamente a 850 ml con un aumento del prezzo al litro del 53%
  • Patatine Pringles Originals: passate da confezioni da 200 a 190 grammi e poi ulteriormente ridotte di 15 grammi, con un aumento del prezzo al chilo del 22%
  • Birra Peroni Nastro Azzurro: la bottiglia è passata da 66 cl a 62 cl, con un aumento del prezzo del 18%
  • Prosciutto cotto: diverse marche hanno ridotto le confezioni tra i 10 e i 30 grammi, aumentando nel contempo il prezzo al chilo
  • Nocciolata Rigoni d’Asiago: riduzione dei formati da 270, 350 e 700 grammi a 250, 325 e 650 grammi, con aumenti del prezzo al chilo tra l’11% e il 38%
  • Yogurt greco Delta e Fage: i vasetti degli yogurt greci della linea Delta (Yomo) e di Fage sono stati ridotti da 170 a 150 grammi. Questa modifica ha comportato un aumento del 30% del prezzo al chilo per Delta e addirittura del 65% per Fage
  • Neutro Roberts idratante con glicerina e saponette: il sapone liquido è passato da un flacone da 300 a uno da 200 ml, con un aumento del prezzo al litro del 201%. Le saponette Neutro Roberts e Palmolive sono attualmente proposte in multipack da 3 unità, a differenza del passato quando le confezioni contenevano 4 saponette (Neutro Roberts in formato speciale 3+1 gratis). Nel frattempo, Nidra ha ridotto il peso delle sue saponette di 10 grammi, passando da 100 a 90 grammi
  • Bagnoschiuma Vidal tonificante al muschio bianco: riduzione del formato da 750 ml a 650 ml, con un aumento del prezzo al litro del 22%
shrinkflation prosciutto cotto

@Altroconsumo

Come difendersi

In quanto consumatori abbiamo solo un’arma per difenderci: prestare sempre attenzione! Al supermercato è bene valutare attentamente il formato del prodotto, sia in termini di peso che di volume, e verificare il prezzo al kg o al litro, l’unico modo per capire davvero se quell’acquisto è conveniente o meno.

Le promozioni speciali e i pacchi famiglia possono essere considerati per risparmiare ma anche in questo caso è essenziale valutare attentamente la loro convenienza, tenendo conto del prezzo unitario e delle reali necessità di consumo.

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Fonte: Altroconsumo

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