Poche patate e troppi ingredienti controversi: le patatine surgelate sono un prodotto tutt'altro che salutare - ecco perché non andrebbero consumate. Nel nuovo test francese si "salvano" solo pochissimi prodotti
Tutti amano le patate, specie quando sono fritte. Che sia per preparare un veloce aperitivo o per accompagnare un piatto di carne o pesce, le patate si rivelano un ottimo “tappabuchi” a cui è difficile resistere.
Per essere preparate, però, le patate devono essere sbucciate, tagliate e cotte – attività che richiedono tempo e impegno non sempre disponibili.
Ecco allora che arriva in nostro soccorso una soluzione pratica e veloce, che non richiede molto tempo per essere preparata ma che assicura una resa appetitosa: le patatine surgelate prefritte.
Le patatine surgelate, già tagliate e pronte per essere fritte (o cotte al forno), sono pratiche ma tutt’altro che sane: lo dimostra un recente test francese, che ha evidenziato la presenza di zuccheri, sale e additivi controversi in questi prodotti.
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Il test
Gli autori della rivista 60 Millions de Consommateurs hanno messo a confronto 9 diverse marche di patatine fritte surgelate, 1 appartenente a un marchio noto (McCain) e 8 di private label.
Tutti i prodotti sono stati sottoposti ad accurate analisi laboratoriali che hanno evidenziato, purtroppo, la presenza di una quantità troppo bassa di patate (inferiore al 90% in quasi tutti i casi) e di numerosi ingredienti controversi.
In quasi tutti i campioni analizzati, la lista degli ingredienti è decisamente troppo lunga – in alcuni casi arriva addirittura a 14 voci! Fra gli ingredienti più frequenti troviamo:
- zucchero (perlopiù sotto forma di destrosio o destrina, ricavato industrialmente dall’amido di mais)
- additivi
- sale
- farina di riso
- farina di frumento
- amido modificato
- fibra di pisello.
Per quanto riguarda gli additivi, particolare attenzione è stata data alla presenza di difosfati (E450), additivi usati in molti prodotti come stabilizzanti, emulsionanti e agenti lievitanti. La loro presenza è stata rilevata in 6 campioni di patatine. Come scrivono gli esperti francesi:
La loro dose giornaliera raccomandata è stata recentemente ridotta, a causa del loro potenziale ruolo nelle malattie cardiovascolari.
Oltre alla presenza di additivi, preoccupano anche i quantitativi zucchero e di sale nei prodotti analizzati: quelle con più sale in assoluto sono le patatine McCain (0,50 g per 100 g), Intermarché (0,47 g/100 g) e Casino (0,41 g/100 g). Anche su questo si sono espressi gli autori del test:
I loro livelli di sale sono tali che un adulto mangerà circa un quinto della porzione giornaliera raccomandata in un pasto (200 g di patatine fritte), purché non venga aggiunto sale da cucina.
Le patatine migliori
Premettendo ancora una volta che le patatine surgelate andrebbero abolite dalla nostra spesa settimanale, quali sono le migliori che possono essere acquistate al supermercato?
Vincitrici del test sono le patatine a marchio LIDL, che contengono solo due ingredienti patate (con una percentuale del 96% sul prodotto finale) e olio di semi, e non presentano né sale né zucchero aggiunto.
A completare il podio troviamo le patatine Intermarché (93% di patate) e Picard (94,5% di patate) – queste ultime contenenti anche un terzo ingrediente, ovvero lo zucchero.
Se siete curiosi di scoprire la classifica completa, potete leggere il nostro articolo in merito. Il nost
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Fonte: 60 Millions de Consommateurs
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