Se proprio devi comprare le piadine, ecco quale scegliere al supermercato (a partire dalla lista degli ingredienti)

Comode e pratiche per una cena veloce, le piadine contengono molte sostanze controverse: ecco come scegliere quelle più sane

Le piadine confezionate sono un prodotto molto popolare grazie alla loro versatilità e praticità – soprattutto ora che siamo in estate, quando la voglia di accendere i fornelli è pari a zero.

Possono essere farcite in mille modi – con un hummus e un’insalatona per una cena vegan, con straccetti di pollo o con formaggio e verdure per le varianti più classiche.

Tuttavia, quando si scelgono prodotti industriali come le piadine, è importante essere consapevoli dei potenziali rischi e sapere a cosa fare attenzione.

Come ripetiamo sempre nei nostri articoli, la praticità di consumo nasconde spesso insidie per la salute – come grassi, zuccheri nascosti, additivi chimici e altre sostanze controverse.

In questo articolo, vogliamo esplorare i principali problemi legati al consumo di piadine confezionate, forniremo alcuni consigli per una scelta più consapevole.

Il nostro consiglio, tuttavia, resta sempre l’autoproduzione: bastano farina, acqua, olio e un pizzico di sale per preparare in casa, in modo semplice e veloce, delle ottime piadine – un’alternativa decisamente più sana ai prodotti acquistabili al supermercato.

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Cosa c’è nelle piadine?

Se la ricetta per prepararle in casa contempla pochissimi ingredienti, le piadine confezionate spesso presentano elenchi di ingredienti molto più lunghi, con numerosi additivi e conservanti. Tra questi, spiccano due additivi particolarmente critici:

  • E 450: difosfato – un agente lievitante che, se ingerito in eccesso, può danneggiare i reni.
  • E 466: sodio carbossimetilcellulosa – utilizzato come stabilizzante e addensante, può avere effetti negativi sulla salute intestinale a lungo termine.

Molti produttori giustificano l’uso di questi additivi per garantire la consistenza, il gusto e la durata di conservazione del prodotto, ma è importante sapere che esistono alternative più naturali e salutari.

Un’altra criticità delle piadine confezionate è la contaminazione da componenti di oli minerali, derivanti spesso dal contatto con oli lubrificanti meccanici nella produzione industriale, che possono rappresentare un significativo rischio per la salute. Questi possono essere suddivisi in due categorie:

  • MOSH (idrocarburi di olio minerale saturi) – si accumulano nell’organismo e sono considerati tra i maggiori contaminanti.
  • MOAH (idrocarburi di olio minerale aromatico) – sono considerati potenzialmente cancerogeni.

La presenza di residui di pesticidi è un altro problema comune nelle piadine confezionate: composti particolarmente preoccupanti che spesso si trovano in questi prodotti sono la deltametrina e il pirimifos-metile, che mettono in pericolo importanti impollinatori come le api.

Pericolosa presenza è anche quella del glifosato, un erbicida classificato come “probabilmente cancerogeno” per l’uomo dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC).

Attenzione anche al contenuto di sale che, nelle piadine confezionate, può essere eccessivo: il limite raccomandato è 1,6 grammi di sale per 100 grammi di prodotto, ma capita spesso che venga superato.

Ricordiamo che un consumo eccessivo di sale è associato a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari croniche, come l’ipertensione.

Per minimizzare i rischi legati al consumo di piadine confezionate, facciamo sempre molta attenzione alla lista degli ingredienti del prodotto: evitiamo i prodotti con un elenco lunghissimo di ingredienti e, in particolare, con numerosi additivi e conservanti.

Preferiamo, se possibile, l’acquisto di un prodotto BIO, per limitare la nostra esposizione ai residui di pesticidi. Infine, controlliamo la concentrazione di sale e di grassi nel prodotto, cercando delle alternativa più sane.

Se invece volete seguire il nostro consiglio e cimentarvi con l’autoproduzione, ecco qualche ricetta per iniziare:

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