I succhi di frutta non sono la scelta più sana per la nostra alimentazione. Se proprio ci troviamo a comprarli, ecco come sceglierli
I succhi di frutta sono un prodotto molto utilizzato per la prima colazione e la merenda – anche dei più piccoli. Spesso però non si ha tempo di prepararli in casa e si ricorre così a dei succhi confezionati.
I succhi prodotti industrialmente potrebbero sembrare una valida alternativa ai succhi autoprodotti, ma non possiamo mettere sullo stesso piatto una bevanda confezionata e una prodotta da noi utilizzando frutta fresca e senza aggiungere zuccheri.
I succhi confezionati, come tutti i prodotti industriali, sono alimenti processati: ricchi di zuccheri e altri aromi, sono spesso alterati con coloranti (come la cocciniglia) al fine di renderli più appetibili e altri additivi che ne allungano la “vita” sullo scaffale del supermercato.
Per non parlare del packaging che li contiene, molto spesso costituito da plastica, e che si trasforma così in un rifiuto non riciclabile.
Insomma, ci sono tanti buoni motivi per evitare di acquistare succhi di frutta confezionati. Tuttavia, se ci troviamo a dover comprare un succo di frutta al supermercato, come essere sicuri di stare scegliendo un prodotto di buona qualità?
Leggi anche: Attenzione a cosa bevi, cosa c’è davvero nei succhi di frutta (e come sceglierli)
Come scegliere il succo di frutta
Innanzitutto, come vi suggeriamo sempre, è fondamentale leggere attentamente l’etichetta, guardando non solo agli ingredienti ma anche ai valori nutrizionali e alle altre specifiche relative alla bevanda.
Optiamo per un succo composto al 100% da frutta o da una percentuale comunque alta (70-80%), ed evitare quelli in cui il quantitativo di frutta utilizzata è più basso.
Ma se sull’etichetta non è specificata la percentuale di frutta utilizzata nel prodotto, come facciamo a sapere quanta frutta è stata effettivamente usata?
Ricordiamo che gli ingredienti che compaiono per primi nell’elenco sono quelli di cui vi è il quantitativo maggiore all’interno della bevanda – quindi scegliamo un prodotto che abbia la frutta come primo ingrediente.
Ma la percentuale di frutta non è l’unico fattore a cui fare attenzione: il fatto che il succo sia 100% frutta non esclude comunque che possa essere particolarmente carico di zuccheri (e non solo quelli naturalmente presenti nella frutta).
Per capire quale sia la percentuale di zuccheri presente, è essenziale consultare la tabella nutrizionale, andando a cercare il totale di zuccheri contenuti dal succo per porzione.
Un appunto anche su questo: la percentuale di zuccheri (e di altri elementi) viene espressa di solito su 100 ml di prodotto, ma consideriamo che un bicchiere di succo corrisponde a 200/250 ml – quindi il valore va moltiplicato almeno per due.
Un’ultima attenzione, infine, riguarda l’eventuale presenza di tracce di pesticidi nel prodotto finale. Ovviamente queste sostanze controverse non sono indicate in etichetta ma, per scongiurare il rischio di berle (o farle bere ai nostri figli), meglio acquistare succhi di frutta da agricoltura biologica.
In questo video trovate altri consigli utili per scegliere un succo di frutta industriale di maggiore qualità:
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