Un recente test condotto in Svizzera sulle salviette umidificate per bambini rivela che, sorprendentemente, i marchi più economici superano in resistenza e qualità quelli più costosi e noti
Le salviette umidificate per neonati e bambini, nonostante non siano esattamente una scelta green, sono diventate un alleato indispensabile per i genitori di tutto il mondo, rendono infatti la pulizia dei piccoli rapida ed efficiente. Inoltre, offrono l’enorme comodità di poter essere portate ovunque.
Ma quali scegliere tra i tanti marchi presenti sul mercato? Non è detto che i prodotti più noti e costosi garantiscano una qualità migliore, come dimostra anche l’ultimo test condotto dalla rivista K-Tipp proprio sulle salviette umidificate.
L’indagine ha messo alla prova 10 salviette per neonati che si possono acquistare nei supermercati e discount svizzeri (ma alcune sono presenti anche in Italia).
Ogni campione è stato testato per:
- resistenza agli strappi
- uniformità
- presenza di eventuali ingredienti indesiderati e controversi
I risultati
La buona notizia è che il laboratorio non ha rilevato la presenza di formaldeide, un conservante noto per essere irritante per la pelle, in nessuno dei prodotti testati. 7 dei 10 pacchi di salviette non contenevano neppure fragranze allergeniche, formaldeide o polietilenglicoli (PEG) irritanti per la pelle.
Tuttavia, in due prodotti Pampers sono stati trovati PEG, mentre le salviette Nivea contenevano alcol benzilico, una sostanza potenzialmente irritante secondo il Comitato per la sicurezza dei consumatori dell’UE.
Procter & Gamble, produttore di Pampers, sostiene però l’uso di glicole polietilenico delicato per garantire la stabilità delle lozioni nelle salviette, mentre Migros ha contestato i risultati del test in quanto ritiene ingiusto confrontare tessuti senza plastica con quelli misti, sottolineando la minore resistenza delle fibre naturali. Nivea ha invece annunciato che sta lavorando ad un prodotto migliorato senza plastica.
In merito alla resistenza agli strappi, proprio alcuni tra i prodotti più economici erano anche i più resistenti e il vincitore del test, le salviette Prix Garantie, ha resistito a una forza di trazione di tre volte superiore rispetto a prodotti più costosi.
La chiave della diversa resistenza risiede nei materiali utilizzati. La miscela di fibra di plastica poliestere e fibra di cellulosa viscosa, presente nel vincitore Prix Garantie e in molti altri prodotti testati, ha dimostrato di essere più resistente allo strappo rispetto alle versioni completamente in viscosa, prive di plastica.
Tra i prodotti migliori troviamo anche le salviette Lupilu vendute alla Lidl.
Rimane comunque il grande dilemma ambientale. Le salviette in viscosa, nonostante la percezione comune, non sono automaticamente più ecologiche rispetto a quelle in fibra di plastica. Secondo Greenpeace, la produzione della viscosa richiede notevoli quantità di energia e sostanze chimiche.
Inoltre, il test ricorda a tutti che le salviette in viscosa non dovrebbero essere gettate nel WC, dato che possono intasare le tubature. Vanno buttate invece nella raccolta del secco/indifferenziato.
Per chi è orientato all’ecosostenibilità, l’uso di salviette riutilizzabili in cotone rappresenta certamente un’alternativa valida. Queste salviette, tagliate su misura e lavabili, possono essere utilizzate più volte, riducendo significativamente i rifiuti.
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Fonte: K-Tipp
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