Francesca Biagioli Comode e pratiche da utilizzare ma allo stesso tempo "pesanti" dal punto di vista ambientale. Le salviette struccanti andrebbero usate solo sporadicamente e mai gettate nell'umido, nel compost o nel Wc. Un nuovo test tedesco ci mostra i prodotti migliori e peggiori
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Sono indubbiamente comode per levare velocemente il trucco, dato che sono pronte all’uso e possono essere utilizzate su tutto il viso. Parliamo ovviamente delle salviettine struccanti che però, di contro, hanno un peso ambientale da non sottovalutare, oltre al fatto che in alcuni casi possono contenere sostanze controverse.
Un’interessante panoramica sul mercato di questi prodotti ce la dà la rivista tedesca Öko Test che ha messo alla prova 20 salviettine struccanti, di cui 4 cosmetici naturali certificati. I vari prodotti, tipici del mercato tedesco ma alcuni presenti anche in Italia, sono stati acquistati in supermercati, discount, negozi tradizionali e biologici.
I risultati
Partiamo dalla buona notizia: la maggior parte dei prodotti testati è consigliata in quanto a composizione ed ingredienti ma…c’è un ma. Se utilizzate tutti i giorni, le salviette fanno accumulare nel tempo una notevole quantità di rifiuti.
Per coerenza con il nostro essere ambientalisti potremmo allora usare quelle biodegradabili o compostabili, penserete voi. Purtroppo non è così facile, spiegano gli esperti tedeschi. Infatti, nessuna salvietta struccante, neppure quelle segnalate come “biodegradabili” o “compostabili” lo sono davvero.
Come si legge su Öko Test:
A causa dei detergenti che contengono, le salviette non devono essere smaltite insieme ai rifiuti organici o al compost.
Come spiega anche l’Associazione delle aziende municipali (VKU), che si occupa anche della gestione dei rifiuti in Germania:
Le salviettine umidificate imbevute di lozioni detergenti non devono essere messe nel cumulo di compost domestico o nel bidone dell’umido. Di solito, né il materiale né i prodotti chimici utilizzati con cui vengono imbevute sono completamente biodegradabili.
Di conseguenza – importantissimo sottolinearlo – le salviette struccanti non vanno messe nel bidone dell’umido e ovviamente neppure gettate nel wc.
Il test comunque ha assegnato punteggi negativi ai prodotti etichettati come “compostabili” o “biodegradabili”. C’è infatti un ulteriore aspetto da considerare:
Nessun produttore può prevedere cosa verrà lavato via con le salviette. Il trucco waterproof, in particolare, contiene spesso siliconi e polimeri sintetici che inquinano l’ambiente. Diventa davvero sfacciato quando un produttore consiglia lo smaltimento nel compost domestico ma esclude il bidone organico.
Quindi, alla fine dei conti, le salviette struccanti nella loro comodità sono in realtà un problema ambientale da non sottovalutare. Il consiglio è dunque quello di utilizzarle solo quando è davvero necessario, magari in viaggio o quando non si possono portare dietro dischetti struccanti lavabili e acqua micellare, latte detergente, ecc.
Ma cosa contengono le salviette struccanti? Il test segnala in particolare alcune sostanze problematiche, trovate per fortuna solo in maniera occasionale:
- Clorfenesina e Iodopropynyl Butylcarbamate: conservanti organici alogenati che possono causare reazioni allergiche
- Composti PEG: che possono rendere la pelle più permeabile alle sostanze estranee
- Siliconi: non si integrano nell’equilibrio della pelle così come i grassi e gli oli naturali. Inoltre, sono difficili da degradare nell’ambiente
- Composti plastici: dannosi per l’ambiente
Le salviette struccanti migliori e peggiori
Fermo restando che le salviette struccanti andrebbero usate con estrema parsimonia, vi segnaliamo comunque i prodotti migliori e peggiori tra quelli testati.
Tra i prodotti che ottengono “molto buono” vi sono le salviette struccanti Cien vendute da Lidl e le Nivea 3 in 1.
@Öko Test
I peggiori, invece, sono due prodotti del marchio Johnson & Johnson: le salviette Bebe e le Neutrogena Hydro Boost.
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Fonte: Öko Test
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