Sai da dove vengono i pomodori della passata? La nostra indagine al supermercato sulle marche più note

Conoscere l'origine delle materie prime dei prodotti alimentari che portiamo ogni giorno a tavola è molto importante per determinare la qualità di un alimento (ma non è l'unica informazione a cui fare attenzione)

La passata di pomodoro è un prodotto versatile e molto usato in cucina per la preparazione di tante ricette gustose – dalla classica pasta al sugo alla pizza margherita fino ai secondi di carne o pesce.

Gli scaffali dei supermercati sono pieni di bottiglie di passata, e districarsi in mezzo a un’offerta commerciale così vasta può essere difficile. Una cosa a cui dovremmo fare attenzione quando si tratta di prodotti usati spesso nella nostra cucina – come la passata, ma anche la pasta o l’olio – è l’origine della materia prima.

Sono solo pomodori italiani quelli utilizzati per la produzione della nostra passata, o provengono anche dall’estero? Per rispondere a questo interrogativo, abbiamo condotto una piccola “indagine” all’interno dei supermercati.

Leggi anche: Passata di pomodoro: i consigli per sceglierne una di qualità al supermercato

La nostra indagine

Siamo stati in diversi supermercati e abbiamo letto le etichette delle passate di pomodoro che abbiamo trovato sugli scaffali, alla ricerca delle informazioni relative all’origine della materia prima di questi prodotti. Ecco i prodotti che abbiamo analizzato:

  • Amo essere ECO (Eurospin) – Passata di pomodoro BIO
  • Barilla – La salsa classica
  • Cirio – Passata Verace
  • Conad – Passata di pomodoro classica
  • De Cecco – Passata classica vellutata
  • Delizie del Sole – Passata di pomodoro
  • La Fiammante – La passata
  • La Rosina – Passata di pomodoro tradizione mediterranea
  • Mutti – Passata di pomodoro
  • Ohi Vita! – Passata di pomodoro biologica
  • Petti – Passata extrafine (Il delicato)
  • Santa Rosa – La passata
  • Star – La mia Pummarò
  • Valfrutta – Passata vellutata
  • Valgrì – Passata densa di pomodoro.

Come si può vedere nelle foto che abbiamo scattato, tutte le passate da noi selezionate dichiarano in etichetta che i pomodori utilizzati sono coltivati in Italia:

indagine passate

@greenMe

Questa è sicuramente un’informazione positiva, ma non è l’unica a cui bisogna fare attenzione quando si tratta di acquistare una passata di pomodoro. Anche se la materia prima è coltivata nel nostro Paese, questo non esclude che nella passata siano presenti micotossine o pesticidi che, seppur nelle quantità consentite dalla legge, possono rappresentare una minaccia per la nostra salute.

La compresenza di pesticidi diversi nello stesso prodotto potrebbe dare vita a un cocktail di sostanze chimiche potenzialmente dannoso per il nostro organismo, le cui conseguenze per la nostra salute non sono ancora ben comprese.

Cosa fare allora? Oltre alla lettura attenta dell’etichetta, che vi invitiamo a fare sempre, è possibile informarsi consultando i test laboratoriali che associazioni dei consumatori e riviste specializzate effettuano sui prodotti in vendita nei supermercati con cadenza regolare.

Per ulteriori approfondimenti circa la presenza di micotossine e pesticidi nelle passate di pomodoro in commercio, vi consigliamo la lettura del nostro ultimo articolo in merito.

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