Sai da cosa dipende il colore del miele?

Vi spieghiamo perché non esiste un barattolo di miele uguale all'altro e da cosa dipendono le mille colorazioni di questo prodotto

Il miele, oltre ad arricchire la nostra vita di aromatica dolcezza, è un vero e proprio farmaco naturale dai numerosi benefici per l’organismo.

Grazie alle sue proprietà antinfiammatorie e antibiotiche, può essere utilizzato per disinfettare e trattare punture di insetto, acne, piccole ustioni e lesioni della pelle.

È inoltre un ottimo rimedio per sedare tosse, mal di gola e altri malanni della stagione invernale. Infine, è ricco di antiossidanti naturali che possono aiutare il nostro organismo nella prevenzione di numerose malattie e nel rallentare i processi di invecchiamento.

In commercio l’offerta di miele è molto vasta: troviamo miele di molte varietà (millefiori, manuka, acacia – giusto per citarne qualcuna) che presentano sfumature variegate, che vanno dal giallo paglierino al marroncino.

Ma da cosa dipende il colore del miele e quali indizi ci può dare sulla qualità del prodotto che stiamo acquistando? Vediamo insieme.

Leggi anche: Come conservare bene il miele prima e dopo aver aperto il barattolo (e cosa fare se si è cristallizzato)

Un prodotto, mille colori

Il fattore che caratterizza il miele con una particolare sfumatura di giallo, di oro o di ambra è la materia prima da cui è derivato – ovvero il polline dei fiori.

Le api raccolgono il polline da centinaia di fiori diversi e proprio questa varietà e ricchezza è la chiave della colorazione sempre diversa del miele.

In generale, tuttavia, possiamo attribuire alle principali varietà una nota di colore che le contraddistingue. Ecco qualche esempio:

  • il miele millefiori, ottenuto dal polline di fiori diversi, è quello che presenta la maggiore varietà di sfumature – proprio in virtù di una materia prima così variegata: il suo colore può andare dal giallo all’ambra in base alle prevalenze floreali e alla zona di produzione;
  • al contrario, il miele di eucalipto è un prodotto monofloreale, ed è caratterizzato da un colorito più scuro, tendente al marrone;
  • anche il miele di acacia è una varietà monofloreale (si ottiene a partire dai fiori della pianta di acacia), ma è caratterizzato da un colore molto chiaro;
  • il miele di castagno presenta un colorito molto scuro, che tende addirittura al marrone;
  • infine, il miele di sulla (prodotto monofloreale ottenuto dall’erba sulla) è ha una colorazione anomala per un miele: è infatti bianco candido, quasi trasparente.

Seguici su Telegram Instagram | Facebook TikTok Youtube

Ti consigliamo anche:

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook