Vuoi risparmiare davvero sulla spesa? Inizia a fare attenzione a questa cosa che in pochissimi considerano

I prezzi dei prodotti al supermercato e le offerte possono trarre in inganno i consumatori, per questo è bene fare attenzione a questo dettaglio

La crisi dell’energia, la siccità, il conflitto in Ucraina…tutto questo sta concorrendo all’aumento dei prezzi dei prodotti al dettaglio – compresi i generi di prima necessità come latte, pane, frutta e verdura. Ciò ha ovviamente delle ripercussioni sul bilancio familiare, e per molte persone fare la spesa sta trasformandosi nella ricerca di un difficile equilibrio fra qualità dei prodotti e prezzi convenienti.

Dall’altra parte ci sono i rivenditori che si inventano ogni modo per sedurre i consumatori con le loro offerte non sempre limpide, che talvolta nascondono qualche tranello. Vi abbiamo già parlato diffusamente dello shrinkflation, ovvero la consuetudine che stanno adottando alcuni marchi di proporre confezioni di prodotti leggermente più piccole, ma allo stesso prezzo di quelle più grandi.

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Ma c’è un altro “trucchetto” a cui bisogna prestare attenzione quando si fa la spesa per non correre il rischio di comprare un prodotto a prezzo tutt’altro che vantaggioso: fare la distinzione fra il prezzo unitario e il prezzo al chilogrammo o al litro.

Facciamo subito un esempio. Stiamo comprando un pacchetto di caffè da 250 grammi che costa, in offerta, 2,20 euro. Come facciamo a sapere se è un buon affare? Iniziamo calcolando il suo prezzo al chilo: è pari a 8,80 euro.

Ora confrontiamo questo prezzo al chilo con altri prezzi al chilo di altri marchi di caffè: solo in questo modo potremo capire se l’offerta proposta dal supermercato è davvero vantaggiosa. Se, per esempio, troviamo una confezione di caffè da mezzo chilo in offerta a 5 euro, chiaramente non si tratta di un prezzo vantaggioso – poiché al chilo costerebbe 10 euro.

Per non parlare di quando troviamo formati diversi di uno stesso prodotto, e non riusciamo a comprendere quale sia quello più vantaggioso. Facciamo un altro esempio: un barattolo di marmellata ai mirtilli da 250 grammi costa 2,80 euro (prezzo al chilo 11,20 euro).

Dello stesso marchio e allo stesso gusto troviamo anche il barattolo più grande, da 400 grammi, che costa 4,80 – ovvero 12 euro al chilo. Questo esempio dimostra che non è sempre detto che la confezione più grande faccia risparmiare – per questo è importante vedere il prezzo al chilo oltre al prezzo unitario.

I prezzi al chilo o al litro dei diversi prodotti dovrebbero essere esposti sul cartellino accanto al prezzo unitario (che sia in offerta oppure no). Purtroppo però, non tutti i supermercati lo fanno e questo può creare confusione per il consumatore che si lascia sedurre da un prezzo unitario accattivante per poi scoprire che al chilo avrebbe risparmiato qualche euro.

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