Tutti possiamo riconoscere un buon gelato alla frutta - basta fare attenzione a questi tre elementi quando andiamo in gelateria (oltre a scegliere gusti che rispettino la stagionalità della frutta
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Anche se è ancora inverno e fa freddo, è sempre il momento giusto per godere di un buon gelato artigianale – magari alla frutta, dal sapore delicato e leggero. Tranne che in rari casi, i gelati alla frutta non contengono glutine né latte o uova, quindi sono la merenda ideale anche per celiaci, intolleranti al lattosio, o per chi segue un regime alimentare vegano.
Ma come riconoscere un gelato artigianale alla frutta di buona qualità? Quali sono gli elementi che possiamo ricercare in gelateria per capire se ciò che abbiamo di fronte è un buon prodotto e, quindi, per evitare fregature?
Partiamo dicendo che, come per tutte le preparazioni a base di frutta, anche per il gelato dovrebbe valere il principio della stagionalità se vogliamo gustare un prodotto buono e ricco di sapore. Quindi, se siamo in inverno non possiamo aspettarci di trovare in gelateria il gelato alla fragola o alla pesca.
Se lo troviamo, si tratta di una preparazione che parte da frutta congelata durante la bella stagione o da frutta coltivata in serra: in entrambi i casi, il prodotto finale sarà meno saporito che se si usasse frutta fresca. In questo periodo possiamo mangiare gelato alla mela, alla pera, alle castagne, all’arancia o anche al melograno.
Ma, al di là del gusto scelto, ecco i tre indizi che possono farci capire se il gelato che stiamo per comprare è buono o no.
L’ossidazione
La frutta è fotosensibile e si ossida se esposta all’aria e alla luce: ecco perché, se lasciamo una mela tagliata all’aria, essa finirà per annerirsi dalla parte del taglio. Un buon gelato alla frutta non si deve vedere esposto nel bancone, altrimenti si ossiderebbe e assumerebbe un colore decisamente poco appetitoso.
Il gelato – almeno quello alla frutta – dovrebbe essere conservato in appositi contenitori di acciaio dotati di coperchio per proteggere il prodotto dall’aria e dalla luce (detti carapine). Se, al contrario, è esposto nel bancone e non mostra segni di cedimento, è chiaramente alterato dalla presenza di conservanti.
La lucentezza
Un gelato troppo lucido è un gelato particolarmente grasso e poco salutare. All’interno della preparazione del gelato, grasso e zuccheri si bilanciano in proporzione matematica: i grassi sono sostanze che favoriscono il congelamento del prodotto, mentre gli zuccheri lo inibiscono.
Ecco perché un eccesso di grassi contempla sempre un eccesso di zuccheri. Se dopo aver mangiato il nostro gelato alla frutta avvertiamo un senso di sete, è il segnale che il prodotto appena consumato era eccessivamente dolce (e grasso).
Il colore troppo acceso
Avete presente il verde acceso del gelato alla mela, o il porpora del gelato ai mirtilli che macchia i vestiti, o ancora il rosso fragola (o anguria)? Colori troppo accesi tradiscono la presenza di coloranti alimentari.
Siano essi naturali o chimici, si tratta in ogni caso di un’alterazione del colore naturare della frutta e della preparazione dolciaria che potremmo evitare per salvaguardare la nostra salute.
Leggi anche i nostri trucchi per riconoscere il vero gelato artigianale ed evitare di cadere nelle trappole.
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