Gli esperti di Altroconsumo hanno valutato 13 fra i dentifrici più venduti, ma nessuno si è distinto per qualità elevata: questi sono i migliori
Lavarsi i denti è una buona abitudine quotidiana, fondamentale per la prevenzione dei disturbi dentali e gengivali. L’offerta sul mercato di prodotti dedicati all’igiene orale è molto ampia, ma come essere certi di stare acquistando quelli veramente efficaci?
Per sostenere i consumatori nella scelta, l’associazione Altroconsumo ha condotto un test su alcuni dei dentifrici più diffusi e utilizzati in Italia, al fine di valutarne l’efficacia e la sicurezza attraverso vari parametri.
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Il test
I ricercatori hanno selezionato un campione di 13 dentifrici fra i più diffusi sul mercato; alcuni di questi provengono da private labels di catene di supermercati.
Ogni prodotto è stato sottoposto a diverse analisi laboratoriali, grazie alle quali gli autori dell’indagine hanno valutato i seguenti fattori:
- quantità totale di fluoro, la sua disponibilità in una forma efficace per la prevenzione della carie (concentrazione tra 1000 e 1500 ppm)
- livello di abrasività misurato attraverso il metodo in vitro “RDA – relative dentin abrasion”, cercando di mantenere il livello il più basso possibile per evitare danni alla superficie dei denti a lungo termine
- capacità di rimozione delle macchie macchie superficiali causate da cibo e bevande come vino e caffè
- presenza di biossido di titanio, utilizzato per rendere bianco il dentifricio: si tratta di una sostanza chimica genotossica e potenzialmente cancerogena, il cui utilizzo come additivo alimentare è stato vietato in UE nel 2022 (il divieto imposto dall’Ue, però, non include i cosmetici, di cui fanno parte anche i dentifrici – ecco perché, nella composizione di questi prodotti, è possibile ancora usare biossido di titanio in maniera del tutto legale)
- presenza di potenziali interferenti endocrini, che ha inciso negativamente sul giudizio finale.
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I ricercatori di Altroconsumo hanno, come sempre, dato grande attenzione anche alle informazioni presenti in etichetta, sia quelle obbligatorie che quelle facoltative, penalizzando i prodotti che utilizzavano claim scorretti.
Inoltre, è stato valutato l’impatto ambientale dei dentifrici, sia dal punto di vista della composizione chimica di ciascun prodotto (tossicità degli ingredienti per l’ambiente) che da quello dell’imballaggio (tipo di materiale, la riciclabilità, il peso in rapporto alla quantità di prodotto, presenza di imballaggio secondario).
Il test si è concluso con una prova d’uso “al buio”, resa possibile dalla presenza di più di 350 consumatori che hanno testato i dentifrici per valutarne sensazioni, odore, aspetto, consistenza, gusto e percezione dell’efficacia pulente.
I migliori dentifrici
I risultati del test sono stati piuttosto deludenti, e nessun prodotto ha ottenuto un punteggio tale da essere definito “di ottima qualità”.
Premesso questo, i dentifrici ”Migliori del test”, di qualità buona, sono a pari merito:
- Colgate Triple Action, (67 punti) ****in vendita a un prezzo consigliato di 4,45 euro
- Mentadent Professional Protect + Carie, (67 punti) a un prezzo consigliato di 3,51 euro
A seguire, premiato come “Miglior Acquisto” per il suo vantaggioso rapporto qualità-prezzo, troviamo il dentifricio Antica Erboristeria Totale Salvia e Zinco (60 punti), che costa solo 1,27 euro.
Se siete curiosi di conoscere la classifica completa dei dentifrici analizzati, vi consigliamo di leggere il nostro articolo in merito.
Si precisa che questa classifica tiene conto dell’efficacia del prodotto e nei criteri di valutazione non sono presenti fattori di sostenibilità o etica dei prodotti.
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Fonte: Altroconsumo
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