L’olio extravergine d’oliva italiano costa sempre di più, a causa dei cambiamenti climatici che ne influenzano la produzione e delle politiche commerciali: vediamo le stime per il 2025
Il mercato dell’olio extravergine d’oliva italiano è attualmente caratterizzato da una dinamica complessa, influenzata da molteplici fattori che rendono difficile prevedere con precisione i prezzi futuri. Con l’avvicinarsi della nuova campagna di raccolta delle olive, gli esperti si concentrano sulle prime stime produttive per quanto costerà l’olio per il 2025.
Per rispondere alla domanda cruciale sul prezzo dell’olio d’oliva, l’Associazione Interregionale Produttori Olivicoli (AIPO) ha utilizzato un modello statistico di regressione lineare basato sui dati degli ultimi quattro anni.
L’analisi degli anni precedenti
Negli ultimi anni, il mercato dell’olio d’oliva ha visto un andamento altalenante. Nel 2021, i prezzi oscillavano tra 4 e 5 €/kg, grazie a una produzione buona e a condizioni climatiche favorevoli, che hanno garantito una relativa stabilità dei prezzi.
Tuttavia la situazione ha iniziato a cambiare nel 2022, con un’impennata dei prezzi tra 6 e 7 €/kg. La siccità ha ridotto la produzione, portando a un aumento dei prezzi per compensare la scarsità di offerta. Il 2023 ha poi registrato ulteriori rialzi, con i prezzi tra 8 e 9 €/kg, causati da condizioni climatiche sfavorevoli e da un aumento dei costi energetici che hanno gravato sui produttori.
Il 2024 ha visto un ulteriore aumento, con i prezzi medi compresi tra 9 e 11 €/kg. Temperature elevate e lunghi periodi di siccità, seguiti da piogge abbondanti e un abbassamento delle temperature, hanno reso difficile mantenere costante l’offerta. Questi cambiamenti climatici hanno contribuito a far lievitare i prezzi, incidendo direttamente sulla quantità di olio disponibile.
Le previsioni per il 2025
Per stimare i prezzi del 2025, è stato scelto un modello di regressione lineare che considera fattori come inflazione, costi energetici, offerta e domanda. Tuttavia vi sono altre variabili importanti che possono influenzare il mercato, tra cui la produzione globale di olio (soprattutto in Spagna, leader mondiale) e le politiche commerciali a livello comunitario e internazionale. Inoltre, le fluttuazioni valutarie possono introdurre ulteriori variazioni di prezzo.
Il modello di regressione applicato è stato corretto con un fattore prudenziale, stimando una diminuzione del 16-19,17% per riflettere l’incertezza del mercato. Tenendo conto di questi elementi, si prevede che il prezzo medio dell’olio extravergine d’oliva per il 2025 si collochi tra 8,40 e 9,70 €/kg, mantenendosi quindi in linea con le recenti tendenze di mercato. Tempi duri, dunque, per chi sperava in una discesa dei prezzi che rimarranno sostanzialmente stabili come quest’anno.
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Fonte: Aipo Verona
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