Contenevano il Lilial, una sostanza genotossica vietata dallo scorso anno dall'Ue, ma erano stati messi ugualmente in commercio, esponendo i clienti a rischi per la loro salute. In provincia di Cosenza la Guardia di Finanza oltre 11mila profumi, bagnoschiuma e shampoo
Stavano per essere venduti a clienti ignari di acquistare prodotti non sicuri per pelle, corpo e capelli, ma fortunatamente le forze dell’ordine sono intervenute tempestivamente rimuovendoli dagli scaffali. È un maxi sequestro, fra i più importanti finora nel nostro Paese, quello effettuato negli scorsi giorni dalla Guardia di Finanza in provincia di Cosenza.
In diversi esercizi commerciali le Fiamme Gialle hanno scovato oltre 11.400 articoli, fra cui bagnoschiuma, profumi, shampoo e altri prodotti per i capelli contenenti il Lilial, (Butylphenyl methylpropional), una sostanza chimica che dallo scorso anno è stata messa al bando dall’Unione Europea in quanto considerata genotossica per la salute umana.
I blitz, in cui sono stati impegnati finanzieri del Comando provinciale di Cosenza, hanno riguardato numerose attività commerciali, una nota catena di negozi cosmetici e due centri di distribuzione sparsi sul territorio dell’Alto Ionio Cosentino. A portare avanti l’indagine, che si è conclusa con otto denunce, i militari della componente specializzata “Antiterrorismo e Pronto Impiego”, del Gruppo Sibari.
In qualche caso gli esercenti avevano provveduto camuffando la vera composizione dei prodotti, nascondendola con una nuova etichetta dove non era riportata la sostenza vietata.
Cos’è il Lilial e come scovarlo nei prodotti che acquistiamo
Il Lilial è una fragranza impiegata nei cosmetici per conferire un profumo che ricorda quello di fiori come ciclamino e mughetto. A partire dal marzo 2022 questo composto chimico è stato bandito dall’Unione Europea per via dei rischi per la salute. Infatti, una serie di ricerche scientifiche ha dimostrato che il Lilial possiede proprietà genotossiche: è dunque cancerogeno e tossico per la riproduzione, oltre a provocare allergie.
Nonostante il divieto risalga allo scorso anno, in circolazione si trovano ancora numerosi prodotti che contengono questa sostanza, come confermano i sequestri a tappeto. Per questo motivo bisogna stare molto attenti quando si acquistano confezioni di bagnoschiuma, deodoranti, shampoo e articoli simili. La presenza della controversa fragranza è indicata in etichetta con i nomi Lilial, Buthylfenil Methylpropional o BMHCA. Se trovate una di queste indicazioni nell’INCI, evitate assolutamente di comprare il prodotto in questione.
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Fonte: Guardia di Finanza
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