Sono stati assolti tutti gli imputati al processo per frode nel biologico scaturito da un servizio di Report che li accusava di aver usato pesticidi
Ricordate qualche anno fa la presunta truffa del riso biologico che, secondo la trasmissione Report, bio non era per davvero? Ebbene ora è arrivata la sentenza che assolve tutti e 5 i produttori di riso del vercellese coinvolti nello “scandalo”.
È passato diverso tempo da quanto Report aveva mandato in onda un servizio dedicato all’agricoltura biologica e in particolare alle coltivazioni di riso della zona di Vercelli. In quella occasione, la trasmissione di Rai 3 aveva puntato il dito su alcuni noti produttori che, in seguito ad una denuncia, erano andati a processo con l’accusa di frode o tentata frode.
I produttori erano accusati di aver coltivato e venduto riso biologico che però, di fatto, non lo era. Nella terra e nell’acqua delle loro risaie erano stati rinvenuti troppi residui di pesticidi non autorizzati in agricoltura biologica.
La procura di Vercelli accusava in sostanza i produttori di coltivare riso utilizzando pesticidi vietati o, comunque, di non separare bene la produzione biologica da quella tradizionale.
La difesa, però, è riuscita a dimostrare che le tracce di residui potevano benissimo derivare da coltivatori vicini non biologici e che, in ogni caso, quella che contava era la certificazione finale sul prodotto. Tutto il risone commercializzato, secondo le aziende certificatrici chiamate a deporre, era effettivamente biologico.
Alla fine, dunque, tutti e 5 i produttori (Chiara Dalmasso dell’Euroagricola di Desana, Renato Delsignore titolare dell’omonima ditta alla cascina Gardina di Bianzè, Gianluca Picco, dell’omonima impresa agricola di Bianzé, Benedetto Picco, Godino Triglio, della Carpo Farm, con sede alla cascina Carpo di Livorno Ferraris) sono stati assolti dal giudice monocratico Cristina Barillari.
Fonte: Tg Vercelli
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