Ingredienti controversi che nulla hanno a che fare con la ricetta originale: ecco perché la rivista Il Salvagente boccia la pizza surgelata prodotta dal marchio LIDL
Tutti amano la pizza, ma prepararla in casa richiede molto tempo e attenzione. Acquistarla già pronta sembra in molti casi essere l’unica opzione per gustare questo piatto tanto amato, poiché ci permette di risparmiare tempo e di non sporcare recipienti e teglie.
Tuttavia, come dimostrato anche da una recente indagine di Altroconsumo, negli ultimi mesi il prezzo della pizza in pizzeria è letteralmente lievitato, con un +8% registrato rispetto ai prezzi del 2022.
Ecco allora che molte persone scelgono di acquistare pizze già pronte ma surgelate che, oltre a essere più economiche, possono essere preparate in pochi minuti per arrivare ancora calde sulla nostra tavola.
Ma le pizze surgelate che troviamo nei supermercati sono davvero buone e salutari? Per aiutare i consumatori nella scelta, gli esperti della rivista Il Salvagente hanno condotto un test su alcune delle pizze surgelate più vendute nel nostro Paese.
Il test
L’indagine ha coinvolto un campione di 20 pizze surgelate, scelte fra quelle prodotte dai grandi brand e fra quelle a marchio dei supermercati e dei discount: fra questi, quella prodotta dal noto brand LIDL.
L’etichetta di ciascun prodotto e, in particolare, la lista degli ingredienti è stata analizzata attentamente dagli autori dell’indagine, che hanno valutato la qualità delle materie prime e l’eventuale presenza di ingredienti controversi.
La pizza ha una ricetta semplice e una lista degli ingredienti molto breve – o almeno così dovrebbe essere. E invece, leggendo la lista degli ingredienti delle pizze surgelate prese in esame, si scopre che gli ingredienti sono numerosi, allontanando così il prodotto che portiamo in tavola dalla sua originaria semplicità.
In particolare, gli autori dell’indagine hanno rivelato la presenza di ingredienti quali margarina, glutine di frumento, grasso di palma e correttori di acidità – ma anche aromi, coloranti, additivi e coadiuvanti tecnologici.
Com’è la pizza surgelata della LIDL?
Purtroppo, la pizza surgelata a marchio LIDL “TAVERNA GIUSEPPE PIZZA MARGHERITA ALTA” si ferma in fondo alla classifica, attestandosi come una delle peggiori del test.
Il prodotto è stato penalizzato dalla presenza, nella lista degli ingredienti, di farina di riso, margarina (con oli e grassi vegetali di cocco, soia, girasole e colza), glutine di frumento – oltre che dalla percentuale troppo bassa di quelli che dovrebbero essere gli ingredienti costitutivi della pizza, ovvero pomodoro e mozzarella (15% in entrambi i casi).
Per conoscere le pizze migliori del test e leggere i risultati completi, vi suggeriamo di acquistare l’ultimo numero della rivista Il Salvagente.
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Fonte: Il Salvagente
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