Il pesto pronto contiene davvero pinoli? Ecco i risultati della nostra indagine (non senza sorprese)

I pesti pronti che si trovano in commercio sono lontanissimi dalla ricetta tradizionale: abbiamo fatto un giro nei supermercati per scoprire cosa contengono davvero (e non sono mancate le sorprese)

Il pesto di basilico già pronto, che troviamo al supermercato, è un ottimo condimento da aggiungere alla pasta per preparare un primo piatto veloce. Purtroppo però, come spesso accade e come cerchiamo di raccontarvi sempre nei nostri articoli, le etichette dei prodotti pronti sono ingannevoli.

Nel caso del pesto, si tratta di un sugo di origine genovese i cui ingredienti tradizionali sono basilico, formaggio grattugiato, sale, olio e pinoli. Ma quanti dei prodotti già pronti all’uso contengono davvero questi ingredienti?

In particolare, quanti dei pesti che si trovano in commercio contengono davvero pinoli e solo quelli? I pinoli sono frutti molto costosi, che possono arrivare a costare anche più di 100 euro al chilo.

Ecco perché spesso vengono sostituiti dagli anacardi, un po’ più economici, con l’obiettivo di contenere il prezzo del prodotto finale per il consumatore.

Abbiamo fatto un giro in alcuni supermercati e letto la lista degli ingredienti dei principali pesti pronti in commercio, e abbiamo fatto una scoperta non piacevole: la maggior parte dei prodotti analizzati contiene anacardi in sostituzione parziale o totale dei pinoli.

La nostra indagine

Siamo stati in tre diversi supermercati e abbiamo letto le etichette di alcuni pesti pronti, alcuni presenti nel banco frigo e altri negli scaffali dei prodotti da dispensa. In particolare:

  1. Barilla – Pesto alla genovese
  2. Buitoni – Pesto fresco alla genovese
  3. Conad – Pesto alla genovese senza aglio
  4. Coricelli – Pesto alla genovese
  5. La reinese – Pesto al basilico
  6. Rana – Pesto fresco alla genovese
  7. Sapori e Dintorni Conad – Pesto alla genovese
  8. Tigullio – Gran pesto alla genovese.

Come abbiamo anticipato, la lettura delle etichette di questi prodotti ha restituito un quadro molto lontano dalla ricetta originale: oltre alla presenza di latte (o siero di latte) e di addensanti farinacei (farina e fiocchi di patate), la maggior parte dei pesti contiene anacardi al posto dei pinoli.

@GreenMe

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Fra tutti i pesti che abbiamo selezionato, solo quelli a marchio Buitoni, Rana e Sapori e Dintorni Conad contengono effettivamente pinoli. Tutti gli altri contengono solo anacardi o anacardi e pinoli.

Interessante osservare che il pesto a marchio Conad contenga gli anacardi al posto dei pinoli, mentre il marchio “deluxe” dello stesso brand non li contenga (@GreenMe)

Si tratta di un piccolo campione che non comprende, ovviamente, tutti i prodotti presenti in commercio ma che tuttavia può ispirare una riflessione.

Il vero pesto alla genovese, nella sua ricetta tradizionale, è essere un prodotto vegetariano privo di allergeni: non contiene glutine; è prodotto con Parmigiano Reggiano DOP (quindi senza lattosio); non contiene sostanze allergizzanti.

Leggendo le etichette, invece, abbiamo scoperto la presenza di latte e derivati, farinacei, uovo (in due casi) e anacardi, che sono considerati un allergene e che infatti vengono segnalati in grassetto nella lista degli ingredienti.

Questo vuol dire che, oltre a non rispettare la ricetta tradizionale, i prodotti pronti possono rappresentare un rischio per chi soffre di allergie e intolleranze alimentari.

Preparare un pesto fresco in casa è facilissimo e gli ingredienti nella ricetta originale, come abbiamo detto, sono davvero pochi: quindi, perché non prepararlo in casa scegliendo prodotti di buona qualità, in modo da essere certi di gustare un prodotto genuino e aderente alla tradizione ligure?

In questo articolo trovate la ricetta originale genovese e dieci varianti tutte da provare.

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