Maxi operazione della Guardia Costiera nei mari italiani: dai primi di dicembre ad oggi sono ben 170 le tonnellate di prodotti ittici sequestrati perché pescati illegalmente. Ai sequestri si aggiungono 600mila euro di sanzioni in totale. Il pesce sequestrato in queste settimane era pronto per finire sulle nostre tavole durante le festività natalizie. In realtà, i controlli delle forze dell’ordine non sono finiti qui e proseguiranno per tutte le festività. Ogni giorno saranno circa 2mila i membri del corpo della Guardia Costiera impegnati nelle ispezioni nell’intera filiera ittica italiana per tutelare i consumatori e contrastare lo sfruttamento illecito delle risorse marine.
L’operazione “Atlantide” non si è concentrata soltanto in mare, con controlli finalizzati al contrasto delle pesca illegale, ma anche a terra sulle grandi piattaforme logistiche di distribuzione, dove sono stati rinvenuti prodotti ittici provenienti dall’estero. Sono stati eseguiti anche numerosi controlli presso porti, aeroporti e persino strade e autostrade.
🔎“𝑶𝒑𝒆𝒓𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝑨𝒕𝒍𝒂𝒏𝒕𝒊𝒅𝒆”: 𝒂𝒍 𝑴𝒊𝒑𝒂𝒂𝒇 𝒅𝒊𝒇𝒇𝒖𝒔𝒊 𝒊 𝒑𝒓𝒊𝒎𝒊 𝒓𝒊𝒔𝒖𝒍𝒕𝒂𝒕𝒊 𝒅𝒆𝒍𝒍’𝒂𝒕𝒕𝒊𝒗𝒊𝒕à 𝒔𝒗𝒐𝒍𝒕𝒂 𝒅𝒂𝒍𝒍𝒂 𝑮𝒖𝒂𝒓𝒅𝒊𝒂 𝑪𝒐𝒔𝒕𝒊𝒆𝒓𝒂 𝒂 𝒕𝒖𝒕𝒆𝒍𝒂 𝒅𝒆𝒍 𝒄𝒐𝒏𝒔𝒖𝒎𝒂𝒕𝒐𝒓𝒆 𝒆 𝒅𝒆𝒍𝒍’𝒊𝒏𝒕𝒆𝒓𝒂 𝒇𝒊𝒍𝒊𝒆𝒓𝒂 𝒊𝒕𝒕𝒊𝒄𝒂Qui la notizia 👉 https://bit.ly/3mqplnS
Posted by Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera on Wednesday, December 22, 2021
La missione dell’operazione è la verifica della genuinità, della qualità e della tracciabilità del pesce per attestarne la provenienza lecita.
Non a caso, il nome “Atlantide” sottolinea la necessità di prevenire, individuare e contrastare questi “mondi sommersi”, salvaguardando il cittadino, gli stock ittici e, non ultimo, la regolare concorrenza tra gli operatori del settore – spiega la Guardia Costiera in una nota pubblicata ieri – Numeri dell’operazione destinati ad aumentare fino al 31 dicembre, data di termine dell’operazione, e che si inseriscono nello sforzo complessivo posto in essere dalla Guardia Costiera in materia di controllo pesca nel 2021, per un importo di circa 6 milioni di euro di sanzioni comminate, cui è scaturito il sequestro di oltre 378 tonnellate di prodotto irregolare che sarebbe potuto giungere sulle tavole degli italiani.
Nell’ambito delle frodi alimentari, il pesce e in generale i prodotti ittici rientrano tra le categorie di alimenti più a rischio. E nei periodi, come le festività natalizie, la domanda aumenta in modo esponenziale e i consumatori cadono più facilmente. Per questo sono necessari i controlli a tappeto da parte delle forze dell’ordine.
Noi nel nostro piccolo cosa possiamo fare per non cadere nella trappola? La scelta migliore sarebbe evitare di consumare pesce, ma se proprio non possiamo farne a meno dovremmo ricordarci di leggere sempre attentamente l’etichetta dei prodotti che acquistiamo, accertandoci della provenienza (leggi anche: Frodi alimentari: il pesce è uno degli alimenti più a rischio, sai a cosa fare bene attenzione?)
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Fonte: Guardia Costiera
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