Dal 1° ottobre al 31 dicembre 2023 alcuni prodotti alimentari di base e di largo consumo contrassegnati da un distintivo “bollino tricolore anti-inflazione” saranno scontati
Il governo ha recentemente stipulato un patto anti-inflazione con trenta associazioni di imprese, firmato a palazzo Chigi il 28 settembre. Questo accordo prevede la vendita a prezzi ribassati di una selezione di prodotti alimentari di base e di largo consumo dal 1° ottobre al 31 dicembre 2023.
Tra le associazioni imprenditoriali coinvolte figurano Confesercenti, Confcommercio e Federdistribuzione, mentre per il governo hanno firmato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste.
Secondo i dettagli del patto, durante il cosiddetto “trimestre anti-inflazione”, una serie di prodotti alimentari sarà disponibile sugli scaffali con sconti applicati dagli aderenti. Questa iniziativa mira a mitigare l’impatto dell’attuale aumento dei prezzi sugli acquisti alimentari delle famiglie, che attualmente spendono in media 400 euro in più rispetto agli anni precedenti.
Quali prodotti saranno scontati (LISTA)
I prodotti soggetti a sconti includono pasta, carne, passata di pomodoro, zucchero, latte, uova, riso, sale, farina, cereali, saponi, detergenti, pannolini e farmaci di largo consumo. Tuttavia, a causa della crisi nel settore agricolo, che è stata esacerbata dalla crisi climatica, frutta e verdura al momento non rientrano tra gli alimenti a prezzi calmierati.
È possibile che sconti periodici su questi prodotti possano essere introdotti a livello locale. I prodotti soggetti a sconti saranno contrassegnati da un distintivo “bollino tricolore anti-inflazione” e tali sconti saranno applicati presso le imprese che hanno aderito al patto.
In quali supermercati acquistarli?
Questi includono non solo catene di supermercati e discount come Esselunga, Conad, Carrefour, Pam, Lidl, Tigre, Famila e Decò, ma anche centinaia di piccole attività di vendita al dettaglio. Oltre alle imprese di vendita al dettaglio, i produttori svolgono un ruolo chiave nel successo del patto anti-inflazione. Marchi noti come Barilla, Lavazza, Mutti, Nestlé e Ferrero hanno già aderito al taglio dei prezzi.
Tuttavia l’associazione di consumatori Assoutenti ha sollevato l’allarme, sottolineando che l’efficacia del patto potrebbe essere compromessa se i prezzi dei carburanti rimangono elevati. Assoutenti ha richiesto al governo di considerare la riduzione delle accise su benzina e gasolio per garantire che le famiglie possano realmente beneficiare dei risparmi ottenuti sugli acquisti alimentari.
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Fonte: Governo
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