Come tanti nostri lettori hanno notato, gli spaghettoni Barilla trafilati al bronzo sono in confezioni da 400 grammi e non da 500 grammi come invece la più tradizionale pasta del marchio. Come mai? Si tratta di shrinkflation? Abbiamo contattato Barilla per capire il perché di questa scelta
Tanti nostri lettori nel corso di questi mesi, dopo l’uscita dei nuovi spaghettoni al bronzo Barilla, ci hanno segnalato che le confezioni rosse di pasta del noto marchio sono da 400 grammi e non da 500 grammi, come invece la classica pasta venduta nelle scatole blu.
Come mai? Si tratta di un caso di shrinkflation?
Ricordiamo innanzitutto cosa si intende per shrinkflation. Si tratta di una pratica diffusa ormai da diversi anni con cui i produttori riescono ad aumentare il loro margine di guadagno, mantenendo stabili i prezzi. Come fanno? Riducono di dimensioni o contenuto un determinato prodotto, già presente sul mercato.
In pratica, il consumatore paga la stessa cifra (o almeno è ciò che sembra) per un quantitativo di prodotto che è diventato minore. Il problema è che spesso la cosa non è ben segnalata e quindi solo i più attenti se ne accorgono.
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Nel corso del tempo vi abbiamo fatto molti esempi di shrinkflation nei nostri articoli. Forse ricorderete il caso degli snack, tra cui quelli del marchio Nestlé, che utilizzando proprio questo stratagemma avevano provocato aumenti di prezzo “nascosti” compresi tra il 12 e il 25%. Leggi anche: KitKat, Smarties, Lion: Nestlé ti sta “ingannando” con confezioni più piccole (ma costi aumentati fino al 25%)
Altro caso emblematico era stato quello del cibo per animali, in particolare le bustine di cibo umido per gatti che sono passate da 100 ad 85 grammi. Una segnalazione che era partita dalla Francia ma che poi si è estesa anche altrove (Italia compresa).
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Ma tornando al caso degli spaghettoni Barilla da 400 grammi, si può considerare un esempio di shrinkflation? La risposta è no, in quanto non si tratta di un prodotto già presente sul mercato che ad un certo punto viene “ridotto” nella quantità, ma semplicemente di una nuova referenza del marchio che ha caratteristiche differenti e che si è deciso di produrre in un formato più piccolo rispetto alla classica pasta (quella confezionata nelle scatole blu).
Ciò non toglie che il consumatore, che dà per scontato che la pasta venga venduta in confezione da 500 grammi, può rimanere stupito nel notare che sono invece solo 400 grammi. Ognuno poi, valutando il prezzo al chilo, farà le sue considerazioni e sceglierà se acquistare o meno questo o altri prodotti.
Per capire meglio come mai Barilla ha fatto questa scelta, abbiamo contattato l’azienda che ci ha dato una breve ma esaustiva risposta sul perché la tipologia di pasta trafilata al bronzo ha un peso minore.
La risposta di Barilla
Barilla ci ha scritto:
Nell’interesse dei consumatori abbiamo ampliato l’offerta: la scatola rossa da 400 grammi infatti si aggiunge a scaffale alla classica tradizionale blu da 500 grammi, ma solo nei formati Al Bronzo perché sono più “corposi e avvolgenti”, con una texture più spessa e robusta e per questo se ne suggeriscono 80 grammi a porzione. Il formato rosso è nato per questo motivo da 400 grammi; quello blu invece, la classica pasta Barilla, rimane da 500 grammi e non ha subito alcuna variazione.
Dunque, in questo caso non si tratta di shrinkflation anche perché, come già abbiamo detto sopra, con questo termine si intende il “restringimento” di prodotti già esistenti e non le novità che ogni azienda può scegliere di vendere in nuovi formati e con differenze di peso.
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