Falso olio extravergine di oliva, nuovo maxi-sequestro: era olio lampante non commestibile

A Palermo i funzionari dell'Agenzia Dogane e Monopoli hanno sequestrato due tonnellate di falso olio d'oliva extravergine.

Era segnalato come olio extravergine di oliva ma di “extravergine” aveva ben poco. Lo hanno scoperto, grazie a un’analisi effettuata dal laboratorio chimico territoriale, i funzionari dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli, sequestrandone due tonnellate.

È successo al porto di Palermo dove il commerciante si è visto sottrarre l’intero carico ed è stato poi denunciato.

L’olio, dalle analisi, è risultato lampante a causa dei difetti qualitativi e dell’acidità superiore al 2% anziché dello 0,8%. Era quindi non commestibile, come riporta il comunicato stampa dell’Agenzia:

“La merce era in realtà costituita da olio di oliva lampante non commestibile, semmai da destinare in raffineria per purificarlo e renderlo edibile sotto un’altra categoria commerciale.”

Coldiretti Sicilia ha così commentato la truffa in un post pubblicato su Facebook:

“Il miele e l’olio d’oliva sono due prodotti che connotano la nostra Isola e spacciare per siciliano ciò che non è rappresenta un danno all’economia e ai produttori.”

Ti potrebbe interessare anche:

Laura De Rosa

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook