Per i primi assaggi ad inizio svezzamento spesso mamme e papà scelgono gli omogenizzati alla frutta. Se non si ha tempo di farli in casa è possibile trovare disponibili tanti gusti, marche e formati al supermercato, in farmacia o nei negozi bio. Ma come scegliere un omogenizzato alla frutta di qualità?
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Per i primi assaggi ad inizio svezzamento spesso mamme e papà scelgono gli omogenizzati alla frutta. Se non si ha tempo di farli in casa è possibile trovare disponibili tanti gusti, marche e formati al supermercato, che periodicamente propongono sconti sui loro volantini, in farmacia o nei negozi bio. Ma come scegliere un omogenizzato alla frutta di qualità?
Anche nel caso degli omogenizzati per bambini è bene leggere attentamente l’etichetta del singolo prodotto. Gli ingredienti utilizzati per produrre gli omogeneizzati dovrebbero essere i più semplici possibili e le liste brevi. Nella caso della frutta, dunque, il top è che sia presente solo quella.
Da evitare invece gli omogenizzati in cui vi è dell’ulteriore zucchero aggiunto (la frutta già ne contiene abbastanza ed è del tutto naturale). I bambini molto piccoli, infatti, se vengono abituati fin da subito ai sapori molto dolci, potrebbero poi avere delle difficoltà nell’apprezzare il gusto di altri cibi, come ad esempio le verdure.
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Come sempre vi consigliamo di preparare il più possibile in casa i vostri omogenizzati alla frutta. Non serve poi tanto tempo e il risultato sarà sicuramente più sano e genuino dato che potrete scegliere voi stessi la frutta di stagione più dolce e di maggiore qualità evitando di inserire ulteriori ingredienti (zucchero compreso). Ma sono molti altri i motivi per cui è meglio preparare in casa omogenizzati e pappe, ve li abbiamo elencati qui.
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Se vi capita però di acquistare omogenizzati alla frutta già pronti, come fare a scegliere un prodotto di qualità? Per aiutarvi a fare una spesa più consapevole abbiamo messo a confronto i più noti e utilizzati omogenizzati alla frutta, quelli che probabilmente anche voi avete in casa o vi è capitato di acquistare.
LE ETICHETTE A CONFRONTO
Omogenizzato alla prugna – Plasmon
Ingredienti: Prugna (84%), acqua, amido di mais, succo concentrato di limone, vitamina C.
Omogenizzato alla banana – Mellin
Ingredienti: Purea di banana (70%), acqua, succo di limone, amido di mais, vitamina C.
Omogenizzato frutta mista – Nipiol
Ingredienti: frutta (purea e succo* 68,5%), (mela, banana, albicocca, arancia), acqua, zucchero, amido di mais, succo di limone concentrato, vitamina C. *da concentrato
Omogenizzato mela e pera bio – Humana
Ingredienti: purea di mela (43%)*, purea di pera (39%)*, succo di pera (14%) da succo concentrato*, succo concentrato di pera (3%)*, addensante: farina di semi di carrube, vitamina C. *da agricoltura biologica.
Omogenizzato di prugna e mela bio – Alce Nero
Ingredienti: Purea di prugna* (80%), purea di mela * (14%), succo concentrato di mela*, amido di riso*, Vit.C. *Biologico
Omogenizzato di mela Golden bio – Hipp
Ingredienti: Frutta* 96% (mela Golden* 59%, succo di mela* a bassa acidità da concentrato), riso* macinato, amido di riso*, antiossidante: acido ascorbico. *da agricoltura biologica.
Omogenizzato di pera bio – Holle
Ingredienti: Pera* 100%. *da agricoltura biodinamica
Omogenizzato di 4 frutti bio – Baby Kiss
Ingredienti: Frutta* 90% (Mela*, Banana*, Pera*, Albicocca*, Succo di Mela* e Pera* ottenuto da succo concentrato di mela e pera), Acqua, Amido di Mais* e Vitamina C. *da agricoltura biologica
Omogenizzato di pera e mirtillo bio – Cuore di natura
Ingredienti: Pera* 89,8%, mirtillo* 10%, succo di limone concentrato*, vitamina C. Senza glutine. * Da agricoltura biologica
Naturello pera e banana bio – Achillea
Ingredienti: Pera* 67%, purea di banana* 30%, sciroppo di manioca*.
TABELLA COMPARATIVA
Mettiamo adesso a confronto nello specifico nei diversi omogenizzati alla frutta: la percentuale di frutta utilizzata, se vi è o meno zucchero aggiunto, dolcificanti o altri ingredienti e il quantitativo totale di zuccheri. Questa tabella comparativa vi agevolerà il compito.
IL PARERE DELL’ESPERTO
Abbiamo chiesto a Stefania Gangemi, naturopata ed esperta di alimentazione naturale, di darci qualche consiglio per scegliere un omogenizzato alla frutta. Ecco cosa ci ha detto:
“L’industria alimentare per bambini offre sempre più prodotti, creati iniziando dai principali componenti nutritivi e aggiungendo “additivi naturali”, che spesso sono prodotti in laboratorio. Gli additivi possono essere di diversi tipi e con funzioni differenti, per esempio tapioca, farina di mais che aiutano la consistenza, acido citrico che previene l’ossidazione, o oli vegetali, fino a poco tempo fa anche l’olio di palma, per migliorare il gusto e la conservazione. La diffusione degli omogeneizzati è da collegare alla credenza che il passaggio al cibo deve avvenire per mezzo di “cibi speciali” creati ad hoc per il bambino. In realtà, a parte la “poca educazione” alimentare che ci porta ad utilizzare questo tipo di prodotti, nei quali il gusto, il sapore e anche l’odore del cibo viene annullato, così come la scoperta da parte del bambino del cibo, la mancanza di masticazione, non dimentichiamo che spesso il valore nutritivo non è quello che immaginiamo”.
Che caratteristiche hanno gli omogenizzati in commercio?
“Analizzando quelli che sembrano punti a favore degli omogeneizzati, ci accorgiamo che non è proprio così: 1) vengono eliminate tutte le parti considerate “indigeste” come per esempio la cellulosa della frutta, che in realtà sono necessarie per un buon funzionamento intestinale. 2) le qualità nutritive (apporto vitaminico, minerali) rispetto ad un alimento fresco sono ridotte notevolmente si perde “l’energia” nutritiva dell’alimento. 3) contengono un’alta percentuale di zuccheri e conservanti aggiunti che alterano i sapori e fanno perdere il contatto al bambino con il reale sapore degli alimenti. 4) per ultimo ma non meno importante, si perde, anzi abbiamo perso, la stagionalità degli alimenti, il susseguirsi delle stagioni e di ciò che la natura offre in ogni momento dell’anno”.
Quindi che consigli daresti ai nostri lettori?
La cosa migliore sarebbe “cimentarsi” a fare gli omogeneizzati a casa o, per i più audaci, provare l’autosvezzamento, lasciano libero il bambino di esplorare il cibo con i suoi tempi, con le mani, facendo diventare il mangiare un’esperienza “completa” nella sua crescita.
Francesca Biagioli