Olio extravergine di oliva: l’inaspettata svolta sui prezzi in Italia annunciata da Monini

Zefferino Monini, amministratore delegato dell'omonima azienda, ha annunciato che il prezzo dell'olio extravergine di oliva è destinato a scendere entro la fine del 2024

Dopo due anni di rincari significativi, l’olio extravergine di oliva potrebbe finalmente tornare sugli scaffali a meno di 10 euro al litro. A dirlo è uno dei leader del settore in Italia, Zefferino Monini, amministratore delegato della nota azienda olearia umbra.

Ma da cosa deriva questa previsione che offre un po’ di conforto ai consumatori, a volte costretti a scegliere oli di qualità inferiore a causa dei rincari?

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La dichiarazione di Monini, che è stata fatta durante la presentazione del “3° Bilancio di sostenibilità” dell’azienda, si basa su un miglioramento della produzione globale, in particolare in Spagna, dove la produzione dovrebbe salire fino a 3,3-3,5 milioni di tonnellate, rispetto ai 2,5 milioni della scorsa campagna. Questo aumento permetterebbe di riportare le scorte a livelli normali, dopo due anni di gravi difficoltà dovute alle condizioni climatiche sfavorevoli.

In Italia, però, la produzione sarà ancora limitata, con una previsione di sole 300 mila tonnellate di olio a fronte di un fabbisogno di 900 mila!

Monini ha dichiarato:

Causa clima torrido e siccitoso, la produzione sarà invece più contenuta di quella passata; ma questo non potrà avere ripercussioni sui prezzi dell’extravergine italiano, che dovrà per forza di cose riallinearsi per reggere la concorrenza degli stranieri. Ricordo che in media il nostro Paese produce 300.000 tonnellate di olio l’anno, quando il fabbisogno è di 900.000. È chiaro che servono investimenti per produrre più olio extravergine made in Italy e per garantire maggiore resilienza ai cambiamenti climatici.

Tornando ai calcoli di Monini, che si basano sui dati Coi (Consiglio oleicolo internazionale), i consumatori dovrebbero veder scendere i prezzi del 30-40%.

Ma il calo del prezzo è davvero una buona notizia?

In occasione della presentazione del bilancio, Monini ha parlato della situazione del mercato dell’olio extravergine di oliva e delle sue aspettative riguardo ai prezzi, sottolineando la necessità di riflessioni più profonde sulla qualità e il valore del prodotto.

C’è infatti da considerare un aspetto importante: nonostante l’apparente beneficio per i consumatori, il calo dei prezzi dell’olio non corrisponde esattamente ad una buona notizia per il settore agricolo, soprattutto quando si parla di un prodotto come l’extravergine, che richiede standard di qualità elevati e un processo produttivo complesso.

La riduzione dei prezzi potrebbe mettere a rischio la qualità del prodotto e spingere i produttori italiani a competere con olio straniero a basso costo.

Inoltre, abbassare i prezzi rischia di spostare l’attenzione dalla qualità alla quantità, favorendo un consumo eccessivo e una produzione meno attenta alle caratteristiche nutrizionali e organolettiche che rendono l’olio extravergine italiano un’eccellenza.

In conclusione, anche per l’olio extravergine di oliva, ricordiamo che consumare meno, ma meglio potrebbe essere la scelta migliore.

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