Gran parte delle creme spalmabili alle nocciole vendute al supermercato sono un concentrato di zuccheri e grassi e contengono anche tracce dei controversi oli minerali. Fra quelle bocciate dal nuovo test tedesco ci sono anche la Nutella e la crema Milka
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Le creme spalmabili alla nocciola sono molto apprezzate da adulti e bambini, ma in molti casi nascondono insidie e troppi ingredienti controversi. Su questi popolarissimi prodotti, fra cui alcuni biologicci, si è concentrato un nuovo test realizzato dalla rivista dei consumatori tedesca Öko-Test. E i risultati non sono affatto rassicuranti: su 21 creme analizzate soltanto due sono state classificate come “buone”.
Sono ancora troppo elevati i quantitativi di zucchero e di oli minerali rilevati, mentre in molti casi le nocciole utilizzate provengono da situazioni di sfruttamento, anche minorile.
Troppo zucchero e oli minerali nelle creme spalmabili Milka e Nutella
Fra i famosi prodotti che sono stati bocciati dal test spiccano anche la Nutella – a marchio Ferrero – e la crema spalmabile alla nocciola Milka, prodotta da Mondelez.
Con oltre il 56% di zucchero, queste due sono risultate le creme spalmabili più dolci del test. Per fare un confronto: ci sono anche prodotti che se la cavano con appena 34 grammi di zucchero per 100 grammi.
Inoltre, in entrambe sono state ritrovate tracce di oli minerali, per la precisione i cosiddetti Mosh (Mineral Oil Saturated Hydrocarbon),
Quelli che gli autori del test definiscono addirittura “probabilmente il più grande contaminante nel corpo umano”, sono stati rilevati in 17 prodotti su 21. Su quest’ultimo punto, però, c’è da dire che l’Unione europea non ha fissato ancora nessun limite per la presenza di questi idrocarburi di origine minerale negli alimenti, nonostante siano considerati da tempo controversi e potenziale fonte di pericolo per la salute. Al momento non ci sono ancora studi chiari sugli effetti che hanno queste sostanze sul nostro organismo.
Discorso diverso, invece, per i Moah, idrocarburi aromatici, che finiscono spesso per contaminare gli alimenti che consumiamo quotidianamente. Lo scorso maggio, infatti, il comitato Comitato permanente per piante, animali, alimenti e mangimi dell’Ue ha finalmente fissato per la prima volta dei limiti massimi di quantificazione (LOQ) per gli oli minerali aromatici (MOAH) presenti nei cibi (le nuove regole sono ad effetto immediato ma non vincolanti).
Aromi artificiali e poche nocciole nelle creme analizzate
Un’altra questione sollevata dal test tedesco è che le creme spalmabili Milka e Nutella rientrano anche fra quei prodotti che non riescono a fare a meno dell’aggiunta di aroma artificiale e della vanillina.
Infine, per quanto riguarda la crema Milka, ciò che spicca è il quantitativo irrisorio di nocciole: il prodotto contiene, infatti, solo il 5% di quello che dovrebbe essere l’ingrediente principale. Non va molto meglio per la Nutella, la cui percentuale è del 13%. In altre creme, invece, si arriva anche al 30% di nocciole.
Le creme spalmabili in commercio sono un concentrato di zucchero e grassi
Se le nocciole rappresentano una percentuale minima nella maggior parte delle creme spalmabili (la media è del 13%), lo stesso non si può dire dello zucchero. Anzi. Questo è l’ingrediente principale nei prodotti analizzati.
La composizione delle spalmabili alle nocciole non potrebbe essere più malsana. – si legge nel test – Circa il 50% di zucchero, spesso più del 35% di grassi. Se dipendesse dagli ingredienti principali, “crema zuccherata” sarebbe un nome più appropriato. Il contenuto dichiarato di nociolle varia dal 5 al 36 percento, il contenuto di polvere di cacao è compreso tra il 3,7 e il 12%. Quindi l’ingrediente predominante è lo zucchero. Ed è proprio per questo che i bambini adorano queste creme.
Insomma, alla luce dei risultati del test, sarebbe decisamente meglio limitare il consumo di questi prodotti o autoprodurle in casa con ingredienti più genuini e una quantità di zucchero minore.
Se volete cimentarvi nella preparazione di una buona crema alla nocciola, vi consigliamo queste ricette:
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Fonte: Öko-Test
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