La Spagna azzera l'Iva sull'olio d'oliva dal 1° luglio per contrastare l'aumento dei prezzi. Questa misura temporanea potrebbe ispirare anche l'Italia?
Negli ultimi mesi, il prezzo dell’olio di oliva è aumentato tantissimo, mettendo a dura prova i consumatori. Ora la Spagna, il principale produttore mondiale di olio d’oliva, ha però deciso di intervenire drasticamente per affrontare questa situazione.
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A partire dal 1° luglio, il Governo spagnolo eliminerà l’Iva sull’olio d’oliva. Questa misura, annunciata ieri, è temporanea e rappresenta un tentativo di contrastare l’inflazione e sostenere un settore fondamentale per l’economia spagnola. Il dipartimento delle Finanze, guidato da María Jesús Montero, aveva già ridotto l’Iva dal 10% al 5% nel 2023, ma l’aumento dei prezzi ha reso necessario un intervento più radicale.
L’eliminazione dell’Iva sull’olio d’oliva è stata decisa nel quadro delle misure anti-crisi del Governo, che ha collaborato con diverse forze politiche per approvare questo provvedimento.
L’eliminazione dell’Iva sull’olio d’oliva comporterà un aumento del costo per le casse pubbliche, che già nel 2023 avevano sostenuto una spesa di oltre 1,7 miliardi di euro per la riduzione dell’Iva sui beni alimentari. Per il 2024, il Governo ha stimato un costo di circa 834 milioni di euro, suddiviso tra la riduzione dell’Iva su pasta e oli e l’eliminazione dell’imposta sui prodotti di base.
Il Ministro delle Finanze, María Jesús Montero, ha sottolineato che la riduzione dell’Iva durerà sei mesi, a partire dal 1° luglio, per proteggere e incentivare il consumo di olio d’oliva. Successivamente verrà applicata l’aliquota super ridotta del 4%.
E in Italia?
La decisione della Spagna di azzerare l’Iva sull’olio d’oliva potrebbe servire da esempio per altri Paesi (Italia compresa), che stanno affrontando sfide simili a causa dell’aumento dei prezzi e delle difficoltà di produzione dovute a condizioni climatiche avverse.
Nel nostro Paese però, al momento, non si parla proprio di una tale possibilità.
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Fonte: EL PAÍS
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