L’elenco dei ristoranti di Roma che utilizzavano olio di semi colorato al posto dell’evo, c’è anche il tuo preferito?

Olio di semi scadente e alterato spacciato per olio EVO di alta qualità: scoperta una truffa in numerosi ristoranti della Capitale (e non solo)

L’olio extravergine d’oliva è senza dubbio uno dei prodotti gastronomici italiani più apprezzati al mondo, ma purtroppo è anche uno dei più contraffatti.

Ennesima dimostrazione di questo è la recente inchiesta riportata da Gambero Rosso, che ha smascherato un giro di olio EVO contraffatto ma spacciato per prodotto di alta qualità (e quindi venduto, come tale, a un prezzo elevato).

Stando ai risultati dell’indagine, partita lo scorso gennaio, numerosi ristoranti e tavole calde di Roma (e non solo) hanno acquistato falso olio extravergine di oliva sapendo benissimo che si trattava di un prodotto contraffatto.

Si trattava, in realtà, di una miscela di olio di semi scarsa qualità, addizionata con clorofilla per colorare il liquido e betacarotene per modificare sapore e colore e renderla il più possibile simile all’olio EVO.

Fra i locali in cui veniva utilizzato olio contraffatto figurano soprattutto ristoranti e tavole calde situati nei punti più turistici della Capitale, che ingannavano avventori italiani e stranieri con un prodotto scadente spacciato per olio extravergine d’oliva, e addirittura il bar-tavola calda del Ministero dell’Istruzione.

Ma non si tratta solo di un inganno ai danni dei consumatori, che pensavano di mangiare un prodotto tipico della tradizione gastronomica italiana e si sono ritrovati nel piatto un prodotto scadente.

La miscela di olio e altre sostanze utilizzate era infatti potenzialmente pericolosa, poteva provocare danni alla salute se assunta in quantità eccessive.

Il betacarotene, uno degli ingredienti utilizzati per modificare il sapore e il colore dell’olio, può causare disturbi quali alterazioni della pigmentazione della pelle e un aumento del rischio di cancro ai polmoni nei fumatori.

Inoltre, l’uso di oli di semi di origine sconosciuta aumenta il rischio di reazioni allergiche nei soggetti predisposti, poiché non è possibile garantire la sicurezza e la qualità del prodotto.

Leggi anche: Questo è il prodotto italiano più contraffatto nei supermercati di tutto il mondo (e non è il vino…)

I ristoranti coinvolti

Ma quali sono i ristoranti coinvolti nell’inchiesta (ancora in corso)? Ecco la lista completa, riportata dal sito di Gambero Rosso:

  • SanStefano – Lungomare della Salute 55/c, Fiumicino (RM)
  • Il Ghiottone – Lungomare della Salute 51/a, Fiumicino (RM)
  • Ristorantino Da Giorgio – Via della Torre Clementina 200, Fiumicino (RM)
  • Pizzeria Grande Secolo – Via Cavour 128/130, Roma
  • Pizzami a Roma – Via Casilina 1214, Roma
  • Aquila Nera – Via Principe Amedeo 51, Roma
  • Pizza Boom – Viale di Trastevere 273, Roma
  • Al Viminale – Piazza del Viminale 3-4, Roma
  • Borgo Nuovo – Borgo Pio 104, Roma
  • Ristobar – Piazza del Risorgimento 63, Roma
  • Bandana Republic – Via Alessandria 44, Roma
  • Osteria Del Gusto – Via Rasella 52, Roma
  • Donati – Via Magenta 20, Roma
  • Da Nazzareno – Via Magenta 35/37, Roma
  • Papa Re – Via della Lungaretta 149, Roma
  • La Panetteria – Via della Panetteria 13a/14, Roma
  • Gioberti50 – Via Gioberti 50, Roma
  • La Perugina – Via dei Durantini 267, Roma
  • Il Barone – Via in Arcione 95, Roma
  • Zio Carlo – Via in Arcione 85, Roma
  • Da Marco – Corso Vittorio Emanuele II 333, Roma
  • Hostaria I Fratellini – Via Tor Millina 17, Roma
  • La Scaletta degli Artisti – Via di Santa Maria dell’Anima 56, Roma
  • Bar-tavola calda all’interno del Ministero dell’Istruzione e del Merito
  • TuttoSurgelati – Via Monte Massico 100, Roma • Forno da Milvio – Via dei Serpenti 7, Roma
  • Tuttomarket – Via Scarpanto 5, Roma
  • Delizie di Parma – Via Don Pasquale Rovati 43, Vidigulfo (PV)
  • Rango Carni (commercio all’ingrosso di carne) – Via Roma 31, Lariano (RM)

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Fonte: Gambero Rosso

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