Un test sul latte d'avena mostra che questa bevanda è buona, solo in alcuni prodotti vi è aggiunta di fosfati e vitamine non necessarie
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Tra le alternative al latte vaccino spopola la bevanda d’avena, 100% vegetale. Un nuovo test ha voluto controllare gli ingredienti e le possibili contaminazioni di questo “latte” alternativo ma anche il gusto di un totale di 32 prodotti a base d’avena. Ecco cosa ha scoperto.
In una delle sue nuove indagini, Öko-Test ha confrontato diverse marche di bevande d’avena acquistate nei supermercati e discount tedeschi (alcuni prodotti sono però presenti anche sul mercato italiano).
Ricordiamo subito che sulle confezioni non si legge “latte d’avena” ma ad esempio “bevanda all’avena”, questo perché i produttori non sono più autorizzati ad utilizzare la dicitura “latte” per indicare prodotti di origine vegetale. Leggi anche: Addio latte di soia: ‘Se è vegetale non può essere chiamato così’
Nel linguaggio comune, però, si continua ancora a parlare di latte d’avena e anche la rivista tedesca utilizza questa terminologia.
Ma tornando al test, i laboratori incaricati dell’analisi hanno fatto esaminare ogni campione per vedere se fosse contaminato da cadmio, un metallo pesante molto diffuso nell’ambiente, o da pesticidi utilizzati nella produzione di cereali, incluso il glifosato.
Valutata anche la presenza di residui di disinfettanti come clorato e perclorato.
I risultati
La maggior parte dei prodotti del test viene raccomandata dagli esperti tedeschi e la buona notizia è che nessuna bevanda è risultata contaminata da metalli pesanti né da pesticidi come il glifosato.
Il test critica però la presenza di integratori vitaminici non necessari e di additivi contenenti fosfati controversi.
Dato che la composizione nutrizionale della bevanda d’avena, rispetto al latte di mucca, è molto diversa, in particolare in termini di proteine ma anche in quanto a contenuto di calcio, quest’ultimo viene spesso addizionato.
In merito a questa aggiunta Öko-Test scrive:
Come additivo nel latte d’avena il carbonato di calcio non è un problema. La situazione è diversa per il fosfato di calcio e il fosfato tricalcico nell’elenco degli ingredienti. Anche il fosfato di potassio come regolatore di acidità non è necessario. Perché: grandi quantità di fosfato danneggiano i reni. L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) stima che gli europei ora assorbono fino al 30 percento dei fosfati attraverso gli additivi negli alimenti. Dal nostro punto di vista, gli additivi contenenti fosfati sono un onere inutile.
Öko-Test segnala anche che attualmente è in corso una controversia legale sul fatto che i prodotti biologici possano o meno utilizzare le alghe come fonte di calcio. Nel test, 7 prodotti bio le contenevano. Tuttavia, poiché non è stato ancora chiarito legalmente se o in quali circostanze tali prodotti possono essere arricchiti con minerali provenienti da alghe, la cosa è stata solo segnalata ma non ha influito sulla valutazione.
Ma non solo il calcio, anche alcune vitamine vengono addizionate spesso nel latte d’avena. Si tratta in particolare di vitamina B2 (riboflavina) e vitamina D, integrazioni che però Öko-Test considera superflua dato che i vegani ottengono naturalmente vitamina B2 anche con alimenti vegetali come germe di grano, prodotti integrali e verdure come broccoli o cavoli. L’apporto di vitamina D invece dipende principalmente dalla corretta esposizione della pelle alla luce del sole.
Per quanto riguarda il gusto, tutte le bevande all’avena testate hanno superato la prova. Gli esperti sensoriali sono rimasti molto soddisfatti della maggior parte delle bevande. Inoltre alcuni prodotti hanno mostrato la capacità di poter essere “montati”, anche se ovviamente con una capacità di fare schiuma minore rispetto a quella del latte vaccino.
Un prodotto amico dell’ambiente
Öko-Test ricorda che tra le varie bevande in commercio, il latte d’avena è particolarmente amico dell’ambiente:
Circa il 70% in meno di gas serra nocivi: ecco quanto risparmia la produzione di latte di avena rispetto al latte di mucca. È anche positivo per l’equilibrio ambientale che l’avena sia disponibile a livello regionale. Cresce alle latitudini temperate e quindi la sua coltivazione utilizza relativamente poca acqua. E ovviamente nessuna mucca soffre per il latte d’avena.
Le marche migliori e peggiori
Come già preannunciato, il test ha promosso praticamente tutti prodotti. Tra quelli che ottengono “molto buono” vi sono:
- Oatly Bio
- Provamel Organic Bio Alpro
- Vemondo Bio Organic (Lidl)
Buono ottiene invece la bevanda all’avena Alpro senza zucchero.
In fondo alla classifica ma comunque con una sufficienza vi sono l’Alpro Original e Oatly con l’aggiunta di calcio, penalizzati per la presenza di Vitamine e Fosfati.
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Fonte: Öko-Test
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