Il trucco più usato dai supermercati per ingannarti quando arrivi alla cassa

Uno studio condotto in California conferma che è ancora forte, in supermercati e negozi, una tecnica di marketing che ci spinge a comprare ciò che si trova vicino alle casse. Peccato che nella gran parte dei casi si tratti di junk food

Attenzione alle insidie dei supermercati! A cosa ci riferiamo? Non è una novità: vicino alle casse vengono posizionati i prodotti che devono essere “spinti” di più.

Farsi accattivare dal cioccolatino, caramella o altri snack poco prima di uscire è un grande classico. Del resto le casse sono l’unico luogo di negozi e supermercati che proprio non possiamo evitare e di conseguenza possono essere particolarmente influenti sugli acquisti.

Leggi anche: Sai che la disposizione dei prodotti al supermercato ti spinge a comprare di più?

Vicino alle casse, infatti, non troviamo certo frutta o verdura né altri alimenti sani (con qualche eccezione per la frutta secca) ma cibi e bevande che altro non sono che “junk food”. Lo conferma un nuovo studio condotto in California ma sulle strategie dei supermercati “tutto il mondo è Paese” e spesso le tendenze arrivano proprio dagli States (come nel caso dell’ormai nota Shrinkflation).

La ricerca, opera di un team dell’Università della California – Davis, ha preso a campione 102 negozi, tra cui catene (supermercati, drugstore, grandi magazzini, ecc.), supermercati indipendenti e negozi di alimentari in 4 città della California settentrionale. Qui sono stati valutati i prodotti che si trovavano vicino alle casse.

Come si legge nelle modalità dello studio:

nel febbraio 2021 sono state condotte valutazioni osservazionali di ciascun prodotto in fase di checkout utilizzando lo strumento Store CheckOUt. I prodotti sono stati classificati per categoria e salubrità, definiti rispettando gli standard di controllo salutare della Berkeley’s Healthy Checkout Ordinance: bevande non zuccherate e alimenti specifici contenenti ≤5 g di zucchero aggiunto e ≤200 mg di sodio per porzione.

Si fa riferimento alle linee guida di un’ordinanza entrata in vigore a Berkeley in California nel 2021. Questa obbligava appunto a esporre maggiormente frutta e verdura e altri alimenti e bevande sane in prossimità delle casse. Al momento dello studio, però, questa non era ancora diventata operativa.

I risultati della ricerca hanno evidenziato che su oltre 26mila referenze posizionate vicino alle casse, le categorie più comuni erano:

  • caramelle (31%)
  • gomme da masticare (18%)
  • bevande zuccherate (11%)
  • snack salati (9%)
  • mentine (7%)
  • dolci (6%)

L’acqua rappresentava solo il 3% e la frutta e la verdura l’1% di queste referenze.

Solo il 30% degli alimenti e delle bevande soddisfaceva gli standard salutari di Berkeley, di conseguenza il 70% dei prodotti non erano all’altezza.

Questo cosa vuol dire in parole povere? Che in California (ma non solo) vicino alle casse troviamo nel 70% dei casi junk food, ovvero cibi e bevande non salutari che dovremmo lasciare sugli scaffali.

Forse ricorderete che nel Regno Unito, in seguito ad uno studio e proprio per arginare questo fenomeno, si proponeva di togliere gli snack dalle casse. Leggi anche: In Uk vogliono togliere gli snack dalle casse dei supermercati (e mettere frutta e verdura all’entrata)

Un provvedimento di salute pubblica che sarebbe importante applicare un po’ in ogni dove, anche se la cosa migliore sarebbe lavorare sulla consapevolezza di ogni consumatore che può scegliere benissimo di ignorare quanto vede vicino alle casse, se non abbastanza sano per i suoi standard.

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Fonte: Current Developments in Nutrition

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