Tracce di glifosato in tutti i campioni di prodotti realizzati con avena coltivata in modo tradizionale e analizzati.
Ancora troppo glifosato presente nei cereali destinati alla colazione dei bambini. Ecco i preoccupanti risultati dei nuovi test dell’EWG
Cereali per bambini al glifosato. Risale a questi giorni una seconda serie di test commissionati dal gruppo di lavoro sull’ambiente americano, l’EWG, che ha trovato il principio attivo dell’erbacida di Monsanto, Roundup, in tutti i campioni di cereali per la colazione analizzati e altri alimenti a base di avena venduti ai bambini.
Le analisi hanno rilevato glifosato in tutti e 28 i campioni di prodotti a base di avena coltivata in modo tradizionale. Due dei 28 campioni presentavano livelli del possibile cancerogeno addirittura più elevati rispetto a determinate vitamine aggiunte (ad esempio, i test di un campione di Honey Nut Cheerios di General Mills presentavano quantità maggiori di residui di glifosato rispetto alle vitamine D o B12 aggiunte).
Si tratta di un secondo filone di indagini, che segue quelle già svolte alla fine della scorsa estate alla fine della scorsa estate, quando lo stesso Environmental Working Group testò 45 prodotti convenzionali – tra cereali a base di avena, farina d’avena, granola e anche alcuni snack bar, venduti negli Usa – alla ricerca di tracce di glifosato scoprendo che l’erbicida era presente in 43.
Il glifosato nei cereali, le indagini dell’EWG
Le analisi condotte del gruppo americano – già autore, tra l’altro, della famosa Sporca Dozzina, riguardante frutta e verdura contaminate da pesticidi – hanno registrato tracce di glifosato in tutti i 28 campioni di prodotti realizzati con avena coltivata in modo tradizionale. In due di questi campioni c’erano livelli di glifosato anche superiori al benchmark sulla salute di EWG di 160 parti per miliardo, o ppb (parts per billion, unità di misura corrispondente ad un rapporto di 1 miliardo a 1).
I prodotti testati includono 10 campioni di diversi tipi di Cheerios della General Mills e 18 campioni di diversi prodotti a marchio Quaker di PepsiCo, tra cui i fiocchi di avena istantanei, i cereali per la colazione e alcuni tipi di snack bar.
Il livello più alto di glifosato era pari a 2.837 ppb nei cereali per la colazione Quaker Oatmeal Squares, quasi 18 volte più alto rispetto al benchmark della salute dei bambini proposto dall’EWG.
I nuovi test EWG trovano il glifosato in tutti i cereali di avena Quaker e Cheerios.
Il glifosato, l’erbicida più usato al mondo, è classificato dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro come “probabilmente cancerogeno” per l’essere umano. L’IARC ha difeso tale decisione nonostante i continui attacchi della Monsanto. Nel 2017, il glifosato è stato anche elencato dall’ufficio della California per la valutazione dei rischi per la salute ambientale come una sostanza chimica nota per causare il cancro.
“Quante ciotole di cereali e fiocchi d’avena hanno mangiato dei bambini americani con una dose di diserbante? Questa è una domanda che solo General Mills, PepsiCo e altre aziende del settore alimentare possono rispondere – dice il presidente dell’EWG Ken Cook. Ma se quelle aziende si limitassero a passare all’avena che non viene spruzzata con il glifosato, i genitori non dovrebbero chiedersi se la colazione dei loro figli può o meno contenere una sostanza chimica legata al cancro. Il glifosato e altre sostanze chimiche che causano il cancro semplicemente non possono appartenere al cibo dei bambini”.
Già in seguito al rilascio del primo lotto di test due mesi fa, General Mills e Quaker Oats Company si sono messi sulla difensiva, osservando che i livelli di glifosato trovati erano entro i limiti stabiliti dall’Agenzia per la protezione ambientale.
Ma noi continuiamo a dire che solo perché qualcosa è legale non significa che sia sicuro. Gli standard per i pesticidi negli alimenti sono comunque spesso superati, complici anche le politiche industriali e le possibilità di profitto.
Gli studi riscontrano regolarmente che i limiti legali sui contaminanti nei prodotti alimentari, aria, acqua potabile e prodotti di consumo non tutelano pienamente la salute pubblica, in particolare per i bambini e le altre persone più sensibili agli effetti delle sostanze chimiche tossiche.
La nostra dose giornaliera massima raccomandata di glifosato nel cibo è di 0,01 milligrammi. Per una porzione di cibo di 60 grammi, questo limite giornaliero di assunzione si traduce in uno standard di sicurezza di 160 ppb di glifosato. Questo parametro di riferimento sulla salute si basa sui rischi dell’esposizione per tutta la vita, poiché, è ovvio, esposizioni ridotte e ripetute possono aumentare se qualcuno mangia cibo contenente glifosato ogni giorno.
Più di 156mila persone hanno firmato una petizione – che trovate qui – per chiedere a General Mills, Quaker e Kellogg’s di eliminare il glifosato dai loro prodotti.
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Germana Carillo