Fette biscottate a confronto, tutte promosse dal test tedesco. Buitoni strappa la sufficienza

Un nuovo test ha messo a confronto 20 fette biscottate trovando solo in 3 prodotti micotossine e tracce di oli minerali

Se siete tra le persone che la mattina non sanno rinunciare ad una colazione a base di fette biscottate e marmellata, potrebbe interessarvi leggere i risultati di un nuovo test che ha analizzato diverse marche, per valutare se al loro interno vi fossero contaminanti potenzialmente pericolosi o tracce di muffa.

Parliamo della nuova analisi di Okotest che questa volta ha messo a confronto 20 fette biscottate (alcune delle quali biologiche e destinate ai bambini) facendole analizzare dai propri laboratori.

Si tratta, nella maggior parte dei casi, di prodotti venduti in Germania ma alcuni, come ad esempio le fette biscottate di Lidl, quelle per bambini a marchio Holle e le Buitoni, sono di uso comune anche in Italia.

I risultati

I risultati, stavolta, sono stati generalmente buoni. 17 fette biscottate su 20 nel test hanno ottenuto il punteggio di “ottimo”, tra queste anche le Fette biscottate Grafschafter di Lidl. Solo un prodotto è risultato contaminato da tossine della muffa, mentre in altri due casi sono state trovate tracce di oli minerali.

Le fette biscottate contaminate da micotossine e precisamente da Deoxynivalenol (DON) e dalle tossine T2 e HT2 (che possono indebolire il sistema immunitario), sono risultate quelle a marchio Runge.

Le due marche di fette biscottate che contenevano invece oli minerali erano le Buitoni Classic e le Burger Organic. La rivista specifica che si trattava di livelli molto bassi, sostanzialmente tracce, ma che comunque non dovevano trovarsi al loro interno dato che, come dimostrano gli altri prodotti, è possibile arrivare ad avere delle fette biscottate che siano completamente “pulite”.

L’olio minerale può contaminare le fette biscottate in diversi punti della catena di produzione: tra le altre cose, dagli oli lubrificanti che si utilizzano sulle attrezzature e dai materiali di imballaggio.

Ricordiamo che, nonostante i pareri dell’Efsa, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, e dell’Istituto federale tedesco per la valutazione dei rischi (BfR) che sostengono i potenziali rischi degli oli minerali, a livello europeo non esistono attualmente limiti fissati per la presenza degli idrocarburi negli alimenti. Il problema delle tracce di queste sostanze in cibi e bevande desta preoccupazione in particolare per i bambini (e fortunatamente le fette biscottate destinate ai più piccoli non li contenevano).

Nonostante micotossine e tracce di oli minerali, le 3 marche di fette biscottate in fondo alla classifica hanno comunque strappato un “bene” o “soddisfacente”.

Fortunatamente, nessuna fetta biscottata conteneva acrillammide, metalli pesanti o pesticidi, se non in piccolissime tracce considerate non rilevanti dalla rivista. Inoltre, tutte le fette biscottate per bambini, come da indicazioni di esperti di nutrizione infantile e dentisti, non contenevano zucchero.

@okotest

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Come scegliere le fette biscottate

La rivista tedesca ci ricorda che scegliere fette biscottate non zuccherate e con cereali integrali rimane la scelta più sana per chi non sa fare a meno di questi prodotti (che comunque rimangono industriali).

Okotest ha valutato in termini nutrizionali i prodotti presenti nel test basandosi sul nuovo sistema di etichettatura nutrizionale volontaria Nutri-Score, introdotto recentemente in Germania (l’Italia ha scelto invece il Nutrinform battery). Oltre allo zucchero, livelli più elevati di sale e grassi saturi hanno avuto un impatto negativo sul Nutri-Score di alcuni prodotti, mentre punti in più sono stati assegnati per la presenza di proteine ​​e fibre.

In base a questa etichettatura, le migliori fette biscottate (con il punteggio di A) sono risultate essere quelle al farro del marchio Campo Verde e quelle di grano Sommer. Anche tutte quelle destinate ai bambini, secondo il Nutri-Score, avrebbero ottenuto una A, ma nel caso dei prodotti per i più piccoli questa etichettatura non si applica perché si tiene conto del fatto che neonati e bambini hanno bisogno di apporti nutrizionali differenti.

Per quanto riguarda le fette biscottate per bambini, tra l’altro, queste non sono necessariamente uno degli alimenti di cui i piccoli hanno bisogno nel loro primo anno di vita, scrive la rivista, e neanche successivamente (aggiungiamo noi).

A partire da circa otto mesi di età, è possibile dare ai bambini fette biscottate, sotto supervisione, lasciando che provino a mordicchiarle. In ogni caso, le fette biscottate per bambini dovrebbero essere prive di zuccheri aggiunti e sale.

Non vi resta che leggere con attenzione, come sempre, l’etichetta di quello che acquistate.

Fonte: Okotest

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