Controlli a tappeto nei salumifici e azienda alimentari di 5 Regioni, sequestrate 15 tonnellate di prodotti contraffatti
Proseguono i controlli a tappeto delle forze nell’ordine nel settore alimentare. Nel corso delle ultime settimane sono stati ben 15 le tonnellate di alimenti sequestrati dai Carabinieri per la Tutela Agroalimentare e 41mila euro le multe comminate. Nel mirino degli agenti salumifici e altre attività commerciali di cinque Regioni: Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Calabria e Sicilia.
Numerosi i prodotti contraffatti – tra cui salumi e formaggi – messi in vendita con etichette false che riportavano la dicitura Dop e Igp.
Sequestri e multe a tappeto in 5 Regioni
Nella provincia di Monza-Brianza sono state sequestrate 65.760 confezioni di pasta e risotti pronti (per un peso complessivo di oltre 11.000 kg ed un valore commerciale di circa 110 mila euro) perché tra gli ingredienti riportavano il marchio tutelato “Parmigiano Reggiano DOP”, ingannando i consumatori. Per l’azienda agroalimentare e per altre quattro imprese in provincia di Milano e Bolzano è scattata anche una multa (per il cui marchio era stata commissionata la produzione dello stesso alimento).
Sempre in Lombardia, nel Milanese, il titolare di una negozio online di prodotti tipici siciliani è stato sanzionato per aver utilizzato, nella presentazione dei prodotti pubblicizzati per la vendita, il riferimento al “Cioccolato di Modica IGP” senza aver autorizzazione da parte del relativo Consorzio di Tutela. A Torino, invece, sono scattate le multe per i titolari di due ristoranti che utilizzavano in maniera impropria il “Gorgonzola DOP”.
Nel mirino dei carabinieri è finito anche un salumificio di Piacenza, dove sono stati sequestrati 800 chili di salami – per un valore di mercato di 8 mila euro – a causa della mancata indicazione obbligatoria in etichetta del luogo di provenienza della carne suina lavorata.
Blitz anche nel Sud Italia, in Calabria e in Sicilia. In provincia di Reggio Calabria, il titolare di un salumificio è stato sanzionato per non aver riportato in etichetta il luogo di provenienza della carne suina lavorata, mentre nel Catanese sono stati sequestrati ben 3.2000 chili di pistacchio siciliano in un’azienda che lavora la frutta secca e 224 chili di provole stagionate in un caseificio, per mancanza di tracciabilità.
Infine, in provincia di Messina, il titolare il di un caseificio è stato denunciato per tentata frode in commercio aggravata per aver messo in vendita sul sito internet aziendale formaggi ottenuti da latte misto (ovino e caprino) come formaggio “Pecorino Siciliano DOP”.
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Fonte: Comando Carabinieri Tutela Agroalimentare
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