Prorogato fino al 31 dicembre 2024 l'obbligo di indicare l'origine della materia prima di prodotti di largo consumo come pasta, riso, pomodoro, carni suine trasformate, latte e prodotti lattiero-caseari
Agli sgoccioli del nuovo anno arriva una buona notizia per i consumatori. Anche per il 2024 è stato deciso di prorogare l’obbligo di indicare in etichetta l’origine di alcuni prodotti di largo consumo. Ad annunciarlo e confermarlo è il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste in un comunicato.
L’obbligo riguarda alcuni alimenti chiave, tra cui pasta, riso, pomodoro, carni suine trasformate, latte e prodotti lattiero-caseari di cui appunto si continuerà ad indicare da dove proviene la materia prima anche nel 2024. Un piccolo particolare che però è molto importante per i consumatori più attenti che vogliono sapere tutti i dettagli di ciò che acquistano e che magari intendono scegliere esclusivamente prodotti italiani.
Il decreto interministeriale, firmato dal Ministro Francesco Lollobrigida, insieme ai ministri Urso e Schillaci, ha esteso ancora una volta l’obbligo per un anno e dunque fino al 31 dicembre 2024.
La proroga è giustificata dalla consapevolezza che sono ancora in corso consultazioni sulla modifica del regolamento relativo alle informazioni sugli alimenti per i consumatori.
Lollobrigida ha dichiarato:
Il nostro obiettivo è quello di permettere ai cittadini di effettuare scelte consapevoli, grazie a informazioni chiare sull’origine delle materie prime degli alimenti. La proroga di questo obbligo è un passo concreto per sostenere la produzione agricola tricolore e proteggere i consumatori da etichette fuorvianti.
Questo regime sperimentale è stato ottenuto dall’Italia in virtù del Regolamento 1169/2011 (già prorogato a fine 2022 per tutto il 2023) ed è un passo avanti nella trasparenza del settore alimentare. Ci auguriamo però che la scelta di indicare l’origine degli alimenti diventi definitiva in un prossimo futuro.
Non vuoi perdere le nostre notizie?
- Iscriviti ai nostri canali Whatsapp e Telegram
- Siamo anche su Google News, attiva la stella per inserirci tra le fonti preferite
Fonte: Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste
Leggi anche:
- Nuove etichette anche per miele, marmellata e succhi di frutta: ecco cosa cambierà per i consumatori
- Cambiano le etichette di frutta secca e insalata in busta: sarà obbligatorio riportare questo dettaglio importante
- L’Ue dice stop alle etichette ingannevoli: più della metà delle diciture “green” e “naturale” sono fuorvianti