Sai che la disposizione dei prodotti al supermercato ti spinge a comprare di più?

L'associazione "Altroconsumo" ci invita a riflettere sulla disposizione della merce al supermercato, svelando le precise strategie di vendita che si celano dietro

L’inflazione dilagante ha portato aumenti di prezzo in tutti i settori – e ce ne accorgiamo soprattutto quando siamo alla cassa del supermercato: anche se abbiamo messo nel carrello pochi prodotti, il prezzo da pagare è salatissimo

Prezzi più alti e shrinkflation sono le principali ragioni del “salasso” che subiamo ogni volta che paghiamo la spesa, ma esistono anche strategie di marketing subdole che le catene dei supermercati mettono in atto al solo scopo di farci comprare di più e farci mettere nel carrello prodotti di cui non avremmo bisogno. 

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Come spiega l’associazione dei consumatori Altroconsumo, queste pratiche si raggruppano sotto l’etichetta di shelf marketing.

Si tratta, in pratica, di particolari tecniche di posizionamento dei prodotti sugli scaffali e nei corridoi, di cartellini subdoli che invogliano all’acquisto, di false promozioni che sembrano farci risparmiare ma che in realtà ci fanno spendere più soldi. 

In questo articolo vedremo cinque cose a cui fare molta attenzione quando si entra in un supermercato se si vuole davvero risparmiare. Siamo certi che, alla fine di questa lettura, non guarderete più gli scaffali dei prodotti nello stesso modo. 

La posizione negli scaffali

Quando ci muoviamo fra i corridoi del supermercato, solitamente ci limitiamo a guardare i prodotti che si trovano alla nostra altezza o un po’ più in alto. Ecco perché i supermercati espongono i prodotti più convenienti negli scaffali in basso, in modo da nasconderli alla nostra vista.

Negli scaffali centrali, facilmente raggiungibili dal nostro sguardo e dalle nostre mani, troviamo i prodotti di marca, che sono anche i più costosi. Al contrario, negli scaffali in basso, troviamo prodotti di marche meno note, più economici e non per forza più scadenti dal punto di vista qualitativo.

Con questa logica, vengono sistemati negli scaffali anche i prodotti destinati ai bambini – come snack, biscotti, merendine e dolciumi: si spera che, posizionandoli alla loro altezza, essi possano richiamare l’attenzione dei piccoli consumatori. 

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I percorsi obbligati

All’interno del supermercato, i prodotti sono organizzati in corsie – e questo è un bene, perché ci permette di avere chiarezza e non perdere di vista i motivi per cui siamo entrati nel negozio. 

Tuttavia, nella maggior parte dei supermercati, esistono percorsi obbligati che ci costringono a fare slalom fra corsie di prodotti che non ci interessano, nella speranza di instillare in noi la voglia di ulteriori acquisti.

Facciamoci caso: anche se siamo entrati nel supermercato con la lista della spesa in tasca (o magari per comprare solo un prodotto), ne usciamo sempre con qualcosa in più. La nostra esposizione a prodotti che non ci servono, ma la cui presenza ci alletta, ci porta ad acquisti non preventivati che fanno il gioco dei gestori dello store. 

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I prodotti fondamentali sono nascosti

Prodotti essenziali per la nostra alimentazione – come pasta, olio, riso, sale, zucchero – si trovano in posizioni piuttosto defilate e non sono immediatamente visibili. Questo ci costringe a fare più volte il giro del supermercato, portandoci a vedere più volte prodotti “tentatori” che possono stimolare un acquisto non previsto. 

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L’area casse ricca di dolciumi

Vi siete mai chiesti come mai, in prossimità delle casse, si trovino ricchi stand di cioccolata, caramelle, chewing gum (e talvolta anche di snack salati, come patatine o altro)?

Il motivo è molto semplice: mentre attendiamo il nostro turno alla cassa, il nostro palato è sedotto da tutte queste leccornie ed è forte l’impulso all’acquisto. Se vedessimo questi prodotti solo nella loro corsia in mezzo al supermercato, non saremmo così tentati di comprarli. 

L’obiettivo del posizionare i prodotti in quest’area del supermercato è anche quello di conquistare i consumatori più piccoli, che si trovano a fare la spesa con i genitori o i nonni: magari iniziano a essere insofferenti per un’attività che hanno fatto malvolentieri, e gli adulti sono più propensi a “premiarli” con un dolcetto.

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I carrelli grandi

Un’ultima cosa a cui fare attenzione è la dimensione del carrello: un carrello molto grande, in cui depositiamo tre o quattro prodotti, ci darà l’impressione di non aver comprato abbastanza e ci spingerà verso nuovi (inutili) acquisti.

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Fonte: Altroconsumo

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