Alcuni dentifrici contengono sostanze dannose per la salute o per l'ambiente. Ecco le marche migliori e peggiori secondo un nuovo test
Tra i prodotti che utilizziamo ogni giorno c’è il dentifricio che, considerando la zona in cui si usa, dovrebbe essere esente da componenti potenzialmente dannosi. Un nuovo test ne ha confrontati 60 scoprendo che non tutti sono “puliti”.
In una delle sue ultime indagini, la rivista tedesca Öko-Test ha preso a campione e confrontato 60 dentifrici per adulti, venduti comunemente nei supermercati e farmacie tedesche (ma alcuni dei quali presenti anche sul mercato italiano).
Tra questi vi erano 14 cosmetici naturali certificati e 3 pastiglie per spazzolini da denti.
I risultati
Come abbiamo già anticipato, il test mostra che non tutti i dentifrici sono privi di sostanze problematiche. Per questo 13 prodotti sono stati penalizzati e, di fatto, vengono sconsigliati dagli esperti della rivista tedesca.
Ci sono però anche dentifrici che sono andati bene e 38 su 60 hanno ottenuto il massimo dei voti.
Come spesso accade, i risultati mostrano che un buon dentifricio non deve essere per forza costoso. Anzi, proprio alcuni dei prodotti più economici hanno ottenuto punteggi migliori di altre varianti dal prezzo più elevato.
Ma cosa contengono i dentifrici sconsigliati? La rivista segnala la presenza del sodio lauril solfato, di plastica liquida ma anche di composti PEG.
Il sodio laurilsolfato è un tensioattivo schiumogeno, cioè una sostanza lavante attiva che però è relativamente aggressiva e può irritare le mucose. Si trova in 18 dentifrici.
I composti PEG, invece, possono rendere la pelle più permeabile alle sostanze estranee e sono stati trovati in 15 dentifrici nel test.
C’è poi il problema della plastica liquida che può entrare nell’ambiente attraverso le acque reflue. Polimeri sintetici erano presenti in 4 prodotti.
Quando si parla di dentifrici spesso l’attenzione è anche centrata sulla presenza di biossido di titanio e di alluminio. Come ricorda Öko-Test, il biossido di titanio viene utilizzato come colorante bianco. In determinate condizioni, entrambe queste sostanze possono essere dannose per la salute. Tuttavia, secondo la rivista tedesca, non sono problematiche nella forma attualmente presente nei dentifrici e se si considera che la proporzione di nanoparticelle è bassa (secondo quanto individuato nel test).
Per quanto riguarda l’alluminio, composti a base di questa sostanza sono stati trovati in sei dentifrici. Ma sulla rivista si legge “non ci si deve aspettare un assorbimento critico dell’alluminio con un uso normale, nemmeno per i bambini“.
Considerati i diversi parametri, i dentifrici considerati “insufficienti” dagli esperti della rivista tedesca sono risultati i seguenti:
- Colgate Total Plus Healthy Freshness di CP Gaba
- Aronal di CP Gaba
- Blend-A-Med Classic Toothpaste di Procter & Gamble
- Blend-A-Med Complete Protect Expert Deep Cleansing di Procter & Gamble
- Blend-A-Med protezione a tutto tondo Extra Fresh Clean” di Procter & Gamble
- Lacalut Aktiv Medical Toothpaste del Dr. Theiss
- Odol-Med 3 Extreme Clean Long-Term Freshness di GSK Consumer Healthcare
Altri 7 dentifrici sono stati definiti “inadeguati”. Tra questi altri due prodotti Colgate (Complete 8 Extra Fresh e Max Fresh Cooling Crystals).
Tra i dentifrici migliori troviamo invece Colgate Smile for Good, Elmex, Parodontax e alcuni prodotti ecobio: Lavera, Logodent e Sante.
Come scegliere un buon dentifricio
Gli esperti di Öko-Test concludono con alcuni semplici consigli per scegliere un buon dentifricio:
- I dentifrici per adulti dovrebbero contenere l’ingrediente più importante contro la carie: il fluoro
- Lascia il dentifricio sullo scaffale se tra gli ingredienti è presente sodio lauril solfato
- Anche adolescenti e bambini con denti permanenti possono usare il dentifricio dei genitori, se non contiene zinco. Il motivo è che troppo zinco per un lungo periodo di tempo può indebolire il sistema immunitario di bambini e adolescenti facendogli superare la quantità raccomandata.
Fonte: Öko-Test
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