Dentifrici: ancora troppo biossido di titanio e altri ingredienti controversi, Colgate tra i peggiori del test

Ancora troppi dentifrici contengono biossido di titanio ma i produttori piano piano lo stanno sostituendo nelle loro formulazioni considerando che, dopo che l'Ue l'ha messo al bando come additivo alimentare, non è più gradito ai consumatori. Scopriamo la classifica dei dentifrici migliori e peggiori

Alcuni mesi fa vi abbiamo parlato di un test sui dentifrici per bambini condotto in Germania che ha svelato come alcuni di questi prodotti contengano ancora biossido di titanio. Questa sostanza, già vietata come additivo alimentare nell’Ue nel 2022, in realtà si può ancora usare nei cosmetici e – paradossalmente – anche nei dentifrici.

Il paradosso sta nel fatto che questi prodotti, che ovviamente si utilizzano in bocca, espongono al rischio non solo di ingerire piccole tracce di tale sostanza ma anche, come ha scoperto un recente studio, di assorbirla attaverso la mucosa orale con tutti i rischi che ciò potenzialmente comporta (parliamo di rischi genotossici).

Leggi anche: Attenzione al biossido di titanio nei dentifrici: “viene assorbito dalla mucosa orale”

Öko-Test, la stessa rivista che ha condotto il test sui dentifrici per bambini, ha poi effettuato l’indagine anche sui prodotti per adulti (in realtà un aggiornamento rispetto ad un precedente test del 2021 di cui avevamo parlato).

In questo caso sono stati testati 48 dentifrici universali (senza zinco, quindi in realtà adatti anche a bambini al di sopra dei 6 anni), 17 dei quali certificati come cosmetici naturali.

Tutte le paste sono state fatte analizzare in laboratorio per:

  • composti ed elementi organoalogenati, tra cui piombo, cadmio, cromo, rame e arsenico, oltre a zinco e alluminio
  • contenuto di fluoruro
  • biossido di titanio (CI 77891)
  • derivati ​​PEG/PEG
  • sodio lauril solfato (nell’elenco degli ingredienti: sodio lauril solfato; SLS)
  • sali di zinco (nell’elenco degli ingredienti: gluconato di zinco, zinco lattato, cloruro di zinco, ossidi di zinco, citrati di zinco, solfati di zinco)
  • polimeri sintetici

Nel caso di dentifrici con composti di zinco, è stato verificato se le istruzioni per l’uso riportassero la dicitura “Solo per adulti” sulla confezione. Sono state verificate anche le raccomandazioni sull’età dichiarata per quanto riguarda la quantità di fluoruro utilizzata.

I risultati

Sul totale di 48 dentifrici ben 19 sono stati “bocciati” dal test con il giudizio di “scarso” o “insufficiente”, compresi alcuni marchi noti.

Riguardo al biossido di titanio (CI 77891) sono ancora 15 i dentifrici testati che lo contengono ma Öko-Test ricorda che qualcosa si sta muovendo, grazie alla pressione dei consumatori:

Senza le forti proteste dei genitori preoccupati di bambini piccoli, che ingoiano grandi quantità di dentifricio ogni giorno, probabilmente ci sarebbe voluto del tempo prima che la sostanza venisse ritirata dalle composizioni su larga scala. Il miglior esempio – o controesempio – sono i rossetti. Contengono anche biossido di titanio e vengono ingeriti in quantità significative. Ma poiché finora non c’è stato nessuno scandalo tra i consumatori, i produttori di cosmetici hanno tenuto le “labbra strette” sul fatto che il biossido di titanio è ancora consentito nei cosmetici.

Non a caso, tornando ai dentifrici, molti produttori coinvolti nel test hanno fatto sapere di aver già modificato le loro formulazioni o di volerle cambiare nel prossimo futuro.

Il biossido di titanio, però, non è l’unico problema dei dentifrici. Il test svaluta ad esempio i prodotti che non contengono fluoro, ingrediente che ha dimostrato di essere efficace contro la carie. Secondo gli esperti tedeschi, quindi, i denti andrebbero lavati quotidianamente con un dentifricio che  contenga almeno 1.000 milligrammi per chilogrammo (mg/kg o ppm) di fluoruro.

Tra l’altro, in gran parte dei dentifrici naturali senza fluoro, il laboratorio incaricato ha rilevato tracce di piombo in quantità superiori al valore definito tecnicamente evitabile dall’Ufficio federale per la protezione dei consumatori e la sicurezza alimentare (BVL).

Il piombo può accumularsi nel corpo ed è considerato neurotossico. Anche piccole quantità possono causare effetti indesiderati come mal di testa, affaticamento e perdita di peso.

In un’occasione, il laboratorio ha trovato anche tracce di arsenico, in quantità superiori al livello evitabile. Ricordano gli esperti:

In forma inorganica, l’arsenico può provocare il cancro anche a piccole dosi e l’esposizione a lungo termine può causare disturbi dello sviluppo e nervosi.

Questa sostanza potrebbe aver contaminato il dentifricio tramite materie prime minerali naturali come caolino (argilla) o silicato di alluminio.

Individuati poi all’interno di alcuni dentifrici dei tensioattivi aggressivi  come il sodio lauril solfato che se da una parte crea una bella schiuma che aiuta a rimuovere lo sporco, dall’altra può provocare irritazione alla mucosa orale.

In 10 prodotti sono stati individuati anche composti PEG che possono rendere la pelle e le mucose più permeabili alle sostanze estranee.

Un ultimo aspetto segnalato dal test è il valore RDA che riguarda l’effetto abrasivo dei dentifrici. Come spiega Öko-Test:

La forza di abrasione viene indicata utilizzando il valore RDA (Relative Dentin Abrasion). Un valore ideale per l’uso quotidiano è compreso tra 30 e 70. In questo intervallo, il dentifricio ha un effetto pulente sufficiente senza danneggiare lo smalto dei denti. Dovrebbe essere utilizzato con uno spazzolino da denti morbido o medio. Tuttavia, in speciali dentifrici che promettono un effetto sbiancante a fumatori, bevitori di tè, caffè o vino rosso, il valore RDA è spesso significativamente più alto, a volte 100 o più. Un’abrasione così grave può attaccare in modo permanente lo smalto dei denti. Uno spazzolino duro aumenta l’effetto.

Attenzione dunque a tutti questi aspetti nel momento in cui acquistate il vostro dentifricio.

I dentifrici migliori e peggiori

Tra i dentifrici migliori del test vi sono molte referenze tipiche del mercato tedesco ma, un po’ a sorpresa, anche il Dentalux di Lidl.

dentifrici migliori 2

dentifrici migliori

Buono ottiene il dentifricio Elmex.

dentifrici buoni

Tra i dentifrici peggiori, invece, troviamo alcune referenze note come quelle del marchio Colgate ma anche il Weleda alla calendula, penalizzato in quanto non contiene floruro.

dentifrici peggiori 2

dentifrici peggiori

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Nel mezzo, con giudizi sufficienti o soddisfacenti troviamo infine i dentifrici Meridal, Oral B, Paradontax e Sensodyne.

dentifrici sufficienti

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Fonte: Öko-Test

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