Un test ha messo a confronto 14 creme spalmabili alla nocciola evidenziando che sono troppo ricche di zuccheri, una vera "bomba calorica"
Un nuovo test condotto in Francia ha messo a confronto diverse creme spalmabili alla nocciola per individuare le migliori in base alla loro composizione, alla tabella nutrizionale ma anche al gusto, valutato da una giuria di consumatori.
La rivista francese 60 millions de consommateurs ha preso a campione, analizzato e assaggiato 14 creme spalmabili alla nocciola e cioccolato vedute nei tradizionali supermercati, di marche più o meno note (comprese alcune referenze biologiche), alcune delle quali presenti anche sul mercato italiano.
L’obiettivo era valutare il loro apporto nutrizionale e la presenza di ingredienti come zucchero e grassi. Le creme sono state classificate tenendo conto anche del gusto, valutato da una giuria di adulti e adolescenti.
I risultati del test sulle creme spalmabili
Dato che si tratta di creme spalmabili alla nocciola ci si potrebbe aspettare che, al primo posto nella lista degli ingredienti (e dunque presente in quantità maggiore), vi siano proprio le nocciole. Purtroppo, come già evidenziato da precedenti analisi, non è così: al primo posto c’è lo zucchero.
Secondo i calcoli fatti dagli esperti della rivista francese: due fette di pane tostato ricoperte ciascuna con 25 g di crema spalmabile apportano in media 26 g di zucchero (senza contare quello presente nel pane tostato).
Con alcuni prodotti, come la crema Patamilka, vengono superati addirittura i 30 g.
“Questo è troppo, e ancor di più per i bambini, principali consumatori di creme spalmabili” si legge su 60 millions de consommateurs.
Una buona notizia riguarda i grassi. Secondo l’analisi, le creme spalmabili contengono meno grasso di quanto si potrebbe pensare. Due fette di pane con 25 grammi di crema alla nocciola corrispondono a circa il 20% della razione giornaliera consigliata.
Nel test alcuni prodotti superano di molto questo livello ma per uno di loro (La Chocolade-Jean Hervé), la grande quantità di grasso è, in parte, dovuta a una percentuale di nocciole molto più elevata rispetto ad altri prodotti.
Un’altra buona notizia che sottolinea la rivista è che l’olio di palma non è più molto popolare. Le creme spalmabili sono composte generalmente da un numero di ingredienti che va da 7 a 11 ma l’olio di palma riguarda solo un minoranza di referenze (cinque dei quattordici prodotti testati). La maggior parte dei produttori ha iniziato ad utilizzare infatti oli di cocco o di girasole.
Ma queste soluzioni a volte sono anche peggiori a livello ambientale, sottolinea la rivista francese. Anche le piantagioni di palme da cocco, infatti, hanno un impatto molto negativo sulla biodiversità.
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La classifica stilata dalla rivista vede al primo posto la crema spalmabile Poulain. Al secondo posto quella Casino, al terzo Super U e infine, al quarto posto, la Nutella che quindi complessivamente non esce male dal test (anche se contiene ancora olio di palma).
Tra le creme spalmabili con i punteggi più bassi troviamo la Nocciolata Rigoni di Asiago e Patamilka.
Una “bomba” calorica
In sintesi, sottolinea la rivista, questi prodotti contengono zucchero, grasso, pasta di nocciole, cacao in polvere, latte lavorato e un emulsionante. Il tutto per 530 kilocalorie ogni 100 g: una vera “bomba” energetica.
Si tratta quindi di prodotti molto calorici e nutrizionalmente poco interessanti che possono contenere un eccesso di grassi saturi (oli di palma o cocco) che, ricorda la rivista, favoriscono il deposito di colesterolo nelle pareti interne delle arterie.
In tutti i prodotti, non a caso, il Nutri-Score (etichettatura alimentare a semaforo attiva in Francia) oscilla tra D ed E: in altre parole, si consiglia di consumarli occasionalmente e in piccole quantità.
Se poi volete essere sicuri di quello che mangiate, potete preparare in casa la vostra crema spalmabile alla nocciola con ingredienti genuini e biologici seguendo le nostre ricette:
Fonte: 60 millions of consommateurs
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