Le creme per la pelle di viso e corpo sono tra i prodotti cosmetici più utilizzati. Purtroppo, però, all’interno di alcuni di questi prodotti si nascondono sostanze indesiderate. A scoprirlo è un nuovo test tedesco.
La rivista Öko-Test ha esaminato e messo a confronto 21 creme multiuso consigliate soprattutto per la pelle secca di viso e corpo. Tra queste diversi prodotti noti e utilizzati anche nel nostro paese, tra cui le creme Nivea, Neutrogena, Dove, Glisolide e quelle di cosmesi naturale a marchio Lavera, Sante e Weleda.
Come sempre, non mancano anche acquisti più economici, come la crema Cien venduta da Lidl.
I risultati
Diversi prodotti escono bene dal test, sono infatti 13 le creme considerate “molto buone”. Anche stavolta l’analisi dimostra che non sempre per avere un prodotto di qualità e “pulito” dobbiamo spendere di più. Tra i migliori, infatti, ci sono anche marche economiche.
Non mancano però creme penalizzate e “bocciate” dal test. Come mai? Alcune presentano al loro interno tracce di oli minerali (al di sotto dei limiti di legge). Più nello specifico, il laboratorio ha trovato idrocarburi di olio minerale aromatico (MOAH), un gruppo di sostanze tra cui alcune che possono causare il cancro o danneggiare il patrimonio genetico.
Gli esperti tedeschi spiegano anche come mai si trovano nelle creme:
È chiaro da dove provengono i MOAH: dalle paraffine, che sono in cima alla lista degli ingredienti per tutti i prodotti contaminati. Sono gli avanzi del petrolio da cui sono stati originariamente prodotti questi grassi.
L’Istituto federale tedesco per la valutazione dei rischi ritiene che i MOAH assorbiti attraverso la pelle non rappresentino un problema, secondo le attuali conoscenze scientifiche. Ma la rivista tedesca è convinta che non tutte le questioni siano state adeguatamente chiarite e per questo è preoccupante che molti prodotti tra i più noti e acquistati siano ancora realizzati sulla base di tali sostanze grasse.
Fortunatamente, la maggior parte delle creme dimostra che formulare prodotti senza utilizzare paraffine è possibile. Ci sono infatti ottime alternative naturali come come l’olio di girasole o il burro di karitè che si integrano perfettamente nell’equilibrio della pelle, al contrario di paraffine o siliconi che rimangono sulla superficie.
Oltre agli inquinanti grassi, la rivista segnala la presenza di altri ingredienti problematici:
- Composti PEG, che possono rendere la pelle più permeabile alle sostanze estranee
- Polimeri sintetici, composti plastici che possono entrare nell’ambiente attraverso i fanghi da depurazione
- Fragranze che possono scatenare allergie
Le creme migliori e peggiori
La vera e propria classifica vede tra le creme migliori la Cien Classic venduta da Lidl e la Kneipp crema erbe aromatiche.
Molto buone anche le creme dei marchi naturali Lavera, Sante e Weleda.
Arriva alla sufficienza la crema Glysolid (la rivista segnala presenza di PEG) mentre Dove, Florena e Nivea sono considerate inadeguate (contengono tracce di MOAH e paraffina).
Insufficiente è stata valutata invece la crema Neutrogena, che di fatto è la peggiore del test.
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Fonte: Öko-Test
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